Ministro degli Esteri egiziano: ‘Negando la pace ai palestinesi, Israele viola accordi con noi’

Il Cairo – InfoPal. In un'intervista che il ministro degli Esteri egiziano, Nabil al-'Arabiy, ha rilasciato a “Dream Tv”, il diplomatico egiziano è tornato a fare chiarezza sulle attuali relazioni del proprio Paese nell'era post-Mubarak e lo Stato ebraico.

“Pur non avendoli firmati personalmente, non ho nulla in contrario agli accordi siglati con Israele, con i quali abbiamo raggiunto la pace. Tuttavia, aggiungo che, da allora, Israele ha compiuto numerose violazioni a quegli accordi, puntualmente ignorate dal governo di Husni Mubarak. Questo è uno dei motivi principali per cui l'Egitto è stato sempre considerato un alleato fedele da Israele.

Nell'accordo di Camp David, Israele si era impegnato ad aprire la strada alla pace con tutti gli altri Paesi che avessero dimostrato la stessa volontà. Tra questi, i palestinesi hanno mostrato di volere la pace, senza mai ricevere risposta da parte israeliana. Israele ha sempre rifiutato di raggiungere la pace con il popolo palestinese e anche questa è stata una violazione agli accordi con noi”.

E proprio il fronte palestinese deve spiegare un'opinione comune, ma errata. L'opinione pubblica crede che oggi l'Egitto sia sollevato da molti problemi rappresentati dalla vicinanza con Israele. Al contrario, il popolo palestinese ora si aspetta dal nuovo Egitto un intervento decisivo nella pace e per il riconoscimento del propri diritti nazionali”.

A conclusione dell'intervista, al-'Arabiy ha poi fornito alcuni dettagli sull'accordo di smilitarizzazione della penisola del Sinai, e non solo.
“Noi siamo sempre stati leali e rispettosi dell'accordo di pace con Israele. Ad esempio nell'art. 8 si riconosceva all'Egitto il diritto a pretendere i risarcimenti di guerra da Israele. Noi non lo abbiamo mai fatto. Oggi però, il mio ufficio, sta studiando i dettagli del documento nei particolari, tra cui anche le intese commerciali per la fornitura di gas, compito quest'ultimo che sta svolgendo il ministero per gli Affari petroliferi”.

“Non conosco nei dettagli i vari capitoli dell'accordo di smilitarizzazione del Sinai, posso però confermare che l'Egitto ha dispiegati nella penisola: 25mila soldati, 150 carri armati e 200 jeep militari nelle due aree ad est prossime al confine con Israele”.

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