Ministro degli Esteri palestinese esorta Segretario ONU a implementare le risoluzioni sulla Palestina

Ministro degli Esteri palestinese esorta Segretario ONU a implementare le risoluzioni sulla Palestina

New York – WAFA. Il ministro degli Affari esteri e degli espatriati Riyad al-Malki ha incontrato martedì, a New York, Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, lo ha informato sugli ultimi sviluppi e lo ha esortato ad attuare le risoluzioni internazionali sulla Palestina.

Nel corso dell’incontro, tenutosi presso la sede delle Nazioni Unite, a margine della sessione del Consiglio di Sicurezza dedicata al Medio Oriente e alla questione palestinese, Malki ha presentato al Segretario generale il quadro delle ripetute violazioni israeliane nei confronti delle santità islamiche e cristiane in Palestina ed il continuo assedio di diverse città palestinesi.

Il ministro degli Esteri ha sottolineato l’importanza di fornire protezione al popolo palestinese e la necessità di attuare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, principalmente la Risoluzione 904, e le risoluzioni dell’Assemblea Generale, comprese quelle che hanno conferito al Segretario Generale il mandato di far rispettare tali risoluzioni, e “l’importanza di non lasciare il popolo palestinese solo di fronte alla macchina assassina israeliana e all’attuale governo fascista”.

Ha sottolineato l’importanza di attuare la risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza sulle colonie ed il rapporto del Segretario generale sui meccanismi per fermare le attività coloniali ed incoraggiare i paesi a presentare i loro rapporti sull’attuazione della risoluzione sul modo di smantellare il sistema coloniale.

Malki ha invitato il Segretario Generale a visitare la Palestina e a vedere la situazione in prima persona come parte del suo mandato e ad assumersi la responsabilità nei confronti del popolo palestinese e dei suoi diritti.

A sua volta, Guterres ha espresso il suo sostegno ai diritti inalienabili del popolo palestinese, il primo dei quali è quello all’autodeterminazione e di vivere in sicurezza nel proprio stato indipendente, sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.