Tel Aviv. Le forze israeliane hanno pagato un “prezzo pesante” durante le operazioni di terra nella Striscia di Gaza, nonostante abbiano ottenuto risultati “significativi”, ha riferito il ministro della Difesa Yoav Gallant, secondo quanto riportato da Anadolu.
E’ quanto ha dichiarato Gallant martedì, durante un incontro alla base aerea di Palmachim, nel centro di Israele, con le truppe delle unità d’élite Shaldag e 669 dell’aeronautica, ha riferito la radio dell’esercito israeliano.
“L’esercito israeliano utilizza forze su larga scala nelle profondità della Striscia di Gaza”, ha detto. “Ci sono battaglie contro le forze che operano lì, e i risultati e le conquiste sul campo di battaglia sono molto grandi. Purtroppo, la guerra ha anche un costo e nelle ultime 24 ore abbiamo pagato un prezzo pesante”.
Gallant non ha precisato cosa intendesse. Tuttavia, l’esercito israeliano ha annunciato che 10 soldati sono stati uccisi e altri sono stati gravemente feriti in combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Con le ultime morti, il bilancio dell’esercito dall’inizio dei combattimenti, il 7 ottobre, è salito a più di 300 morti.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto le crescenti richieste di cessate il fuoco, affermando che sarebbe una “resa” ad Hamas.
Israele ha tagliato le forniture di carburante, elettricità e acqua a Gaza e gli aiuti ridotti non sono in grado di soddisfare i bisogni di oltre due milioni di palestinesi imprigionati nell’enclave.
(Fonte: MEMO).