Ministro delle telecomunicazioni palestinese accusa Israele di violare sovranità palestinese

Ramallah – WAFA. Martedì, il ministro delle Telecomunicazioni e delle tecnologie dell’informazione, Ishac Sidr, ha accusato Israele di violare la sovranità palestinese ed il controllo sul suo territorio, dopo che è stata presa la decisione di concedere alla società di telecomunicazioni israeliana Bezeq una licenza per operare nella Cisgiordania occupata.

Durante una conferenza stampa tenutasi al ministero, a Ramallah, Sidr ha affermato che concedere ad una società di telecomunicazioni israeliana un permesso per lavorare in Cisgiordania è una violazione della sovranità palestinese e del diritto internazionale, sottolineando che si tratta di un chiaro furto, considerando che questi sono Territori occupati.

Ha aggiunto che le perdite per le società palestinesi a seguito della violazione israeliana hanno raggiunto gli 1,1 miliardi di dollari negli ultimi quattro anni, mentre quelle del Tesoro palestinese ammontano a 400 milioni di dollari.

Sidr ha sottolineato che sarebbe necessaria una campagna globale per fare pressione sulle organizzazioni internazionali affinché garantiscano ai palestinesi il diritto di avere il 4G e persino il 5G, tecnologie di rete cellulare a banda larga, in modo che la Palestina possa finalmente avere uno sviluppo sostenibile, uguale agli altri paesi.

Il ministro ha sottolineato che Israele facilita il lavoro delle società di telecomunicazioni israeliane nei Territori occupati, che forniscono prezzi più bassi, nonostante ciò sia illegalità e violando il funzionamento ed i diritti delle società palestinesi nei loro stessi territori.

Ha affermato che al momento non esistono seri sforzi internazionali per impedire a Israele di commettere tali violazioni. Ha anche osservato che la Palestina, quindi, farà causa presso i tribunali palestinesi, israeliani ed internazionali contro la decisione israeliana per infiltrazione e furto nel mercato palestinese.

Sidr ha invitato Israele a cooperare con le aziende palestinesi in modo che possano fornire servizi anche nelle aree di confine, sottolineando che il settore delle telecomunicazioni è uno dei settori più importanti e dovrebbe essere migliorato per competere con le aziende israeliane.

Il ministro ha affermato che il servizio e le reti Wi-Fi saranno perfezionate nelle città e nei villaggi palestinesi per competere con le reti non palestinesi, in modo da migliorare i servizi nazionali.

Senan Shaqdeh, attivista e giornalista negli Stati Uniti, ha dichiarato in videoconferenza che finché Israele sarà la spina dorsale del settore delle telecomunicazioni nella regione, i palestinesi non saranno in grado di svilupparsi, descrivendo la concessione a Bezeq di una licenza per operare in Cisgiordania come un furto autorizzato di onde radio palestinesi.

Ha affermato che ciò va contro diverse carte internazionali, citando come esempio la Carta delle Nazioni Unite.

Ha invitato alla realizzazione di campagne di boicottaggio che facciano luce sulle violazioni israeliane nei settori dell’istruzione e della salute, prendendo di mira le aziende che lavorano con Bezeq.

Pochi giorni fa, il ministero palestinese delle Telecomunicazioni e della tecnologia dell’informazione ha condannato in un comunicato la decisione di concedere alla società di telecomunicazioni israeliana Bezeq una licenza per operare nella Cisgiordania occupata, considerandola un passo per minare e sabotare l’economia palestinese ed il suo controllo sulle sue onde radio.

Ha affermato che Israele manipola le onde radio palestinesi e costruisce illegalmente torri di comunicazione nei Territori palestinesi, in contrasto con gli accordi bilaterali ed internazionali.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.