Ministro israeliano afferma che la morte di 2 milioni di abitanti di Gaza per fame è “giustificata e morale”

Tel Aviv-Quds News Network. Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha affermato che consentire a due milioni di Palestinesi di Gaza di morire di fame potrebbe essere “giustificato e morale”. Tuttavia, ha aggiunto che l’attuale realtà globale impedisce a Israele di adottare misure così drastiche.

I commenti di Smotrich, rilasciati durante una conferenza ospitata da Israel Hayom, arrivano nel mezzo di un severe blocco imposto a Gaza da Israele, che ha causato decine di morti per fame. Nonostante queste crudeli condizioni, Smotrich insiste sul fatto che dovrebbero essere imposte misure più severe alla popolazione affamata di Gaza.

Il ministro israeliano ha anche espresso una forte opposizione a qualsiasi accordo di scambio di prigionieri con la resistenza, sostenendo che comprometterebbe la sicurezza di Israele. Ha ribadito la sua convinzione che i rapiti palestinesi, se rilasciati, reagirebbero.

Smotrich è tra i vari dirigenti che hanno rilasciato dichiarazioni genocide contro il popolo palestinese a Gaza, dal 7 ottobre. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha definito i Palestinesi “animali umani” mentre annunciava un “assedio completo” su Gaza, affermando: “Non ci sarà elettricità, né cibo, né carburante, tutto è chiuso”.

Altri ministri e funzionari israeliani hanno rilasciato dichiarazioni altrettanto estreme, tra cui la difesa dell’uso di armi nucleari su Gaza e il suggerimento di trasformare l’enclave in un “mattatoio” o di cancellarne l’esistenza.

Il Sudafrica ha citato queste dichiarazioni come prova di intenti genocidi nel suo caso presso la Corte  Internazionale di Giustizia, che accusa Israele di genocidio a Gaza. Israele ha negato tali accuse.

L’offensiva militare in corso di Israele a Gaza ha causato oltre 39.600 morti palestinesi, soprattutto donne e bambini, e ha lasciato vaste parti del territorio in rovina. La Corte Internazionale di Giustizia ha accusato Israele di genocidio, ordinando l’immediata cessazione delle sue operazioni militari. Nonostante questo, Israele mantiene la sua posizione aggressiva, incontrando una condanna diffusa per le sue azioni e per la spaventosa  situazione umanitaria a Gaza.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli