Ministro israeliano classifica violenza di coloni come “terrorismo”

Tel Aviv – MEMO. Domenica, il ministro della Pubblica sicurezza israeliano, Omer Barlev, ha descritto gli attacchi dei coloni contro i palestinesi come “azioni di un’organizzazione terroristica”, secondo quanto riferito dall’agenzia Anadolu.

Barlev si riferiva agli assalti dei coloni avvenuti venerdì vicino alla cittadina di Burin, nella Cisgiordania occupata, dove 10 attivisti sono rimasti feriti, tra cui quattro israeliani.

La violenza è stata commessa “da un gruppo terroristico che agisce insieme e ha ferito i cittadini israeliani venuti a manifestare nella zona”, ha dichiarato Barlev all’Israeli Public Broadcasting Corporation.

Le forze israeliane sono arrivate in ritardo sul posto, quando “i terroristi non c’erano più”, ha detto Barlev, riferendosi ai coloni israeliani fuggiti dalla zona prima dell’arrivo delle forze israeliane.

Il 27 dicembre, Barlev è stato posto sotto un forte schema di sicurezza, dopo aver ricevuto minacce da coloni, da quanto ha affermato.

Negli ultimi mesi, i coloni nei Territori occupati hanno intensificato i loro attacchi contro i palestinesi e le loro proprietà, commessi sotto la sorveglianza delle forze israeliane.

Stime israeliane e palestinesi indicano che ci sono circa 650 mila ebrei che vivono in 164 colonie e 116 avamposti in Cisgiordania, inclusa la Gerusalemme occupata.

Secondo il diritto internazionale, tutte le colonie israeliane nei Territori occupati sono illegali.