Ministro israeliano minaccia i membri del Knesset: “arriverà il momento in cui non sarete più qui”

MEMO. Il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman ha lanciato un nuovo attacco ai membri palestinesi del Knesset in risposta a una discussione cominciata dai parlamentari della “Lista congiunta” che accusava il governo di una “politica basata sui crimini di guerra”.

“Ogni giorno vengono uccise in Medio Oriente, nei Paesi arabi, circa 400 persone e 1000 vengono ferite”, ha detto Lieberman durante il dibattito. “In Yemen vengono assassinate ogni giorno 160 persone.  A chi importa? Guardate quanti attacchi terroristici avvengono ogni giorno. Qualcuno parla di crimini di guerra? Chi è seduto qui è un criminale di guerra, tutti i membri della ‘Lista congiunta’ sono criminali di guerra”.

I commenti del ministro arrivano solo un giorno dopo l’attacco ai residenti palestinesi della zona Wadi Ara che secondo lui “non appartengono allo stato di Israele”.

Lieberman è ritornato sull’argomento dichiarando al Knesset: “Guardo ai terroristi che negli ultimi anni provengono dalla Wadi Ara… Guardo alla quantità di persone coinvolte nel terrore e coloro che sono stati arrestati prima di compiere attacchi, non sono individui e non sono ai margini”.

“E’ molto utile chiarire che non siamo pronti a riconciliarci con questo e che loro devono decidere da che parte stare”.

Ha successivamente pronunciato uno dei suoi slogan preferiti: “Senza lealtà non c’è cittadinanza”.

Alla fine del suo discorso, il ministro ha minacciato i membri del Knesset che avevano tentato di rendere pubbliche le violazioni dei diritti umani compiute dal governo israeliano.

“Voi sfruttate la debolezza e i vantaggi di uno stato democratico per distruggerlo dall’interno. Non ho nessuna illusione. Siete qui per errore e arriverà il momento in cui non sarete più qui”.

Haneen Zoabi, che ha presentato la mozione di sfiducia a nome della “Lista congiunta”, ha dichiarato: “Questo governo è un governo criminale. Il Primo Ministro dovrebbe essere sottoposto a processo alla Corte Internazionale di Giustizia all’Aia perché è un criminale di guerra, insieme alla sua coalizione che uccide bambini, saccheggia case e perseguita le organizzazioni per i diritti umani”.

“In questo paese il male è ciò che conta; è la norma che ha sempre caratterizzato la sua politica. L’occupazione è sempre aggressiva, violenta, illegittima e costituisce la base per i crimini di guerra”.

Traduzione di Antonina Borrello