Ministro israeliano: stato palestinese in Cisgiordania “suicidio collettivo” per Israele

Memo. Il ministro israeliano degli Affari strategici e dell’intelligence, Yuval Steinitz, ha dichiarato lunedì che le misure unilaterali palestinesi all’ONU necessitano di una “appropriata” risposta israeliana.

Giornali palestinesi hanno riportato estratti della dichiarazione di Steinitz, il quale ha affermato che “chiedere all’Anp di fondare uno stato nell’intera Cisgiordania è come chiedere a Israele un suicidio collettivo”.

Steinitz ha messo in guardia sul fatto che Hamas e l’ISIS arriverebbero a Tel Aviv e a Gerusalemme se si compisse un simile passo.

Intanto il ministro israeliano dell’Energia e delle risorse idriche, Silvan Shalom, ha avvertito che “a qualsiasi misura unilaterale palestinese faranno seguito misure unilaterali israeliane”.

Shalom ha ritenuto l’eventuale azione palestinese nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU una “palese violazione” degli accordi di pace di Oslo firmati con l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) nel 1993. “Se quest’azione avrà successo segnerà la fine di qualsiasi accordo bilaterale”, ha aggiunto.

La radio israeliana ha riportato che un assistente del primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che Netanyahu avrebbe chiesto al Segretario di stato americano John Kerry di porre il veto su qualsiasi azione unilaterale palestinese durante l’imminente incontro a Roma.

L’assistente ha precisato che gli Stati Uniti si sono sempre opposti a misure unilaterali che possano obbligare Israele a permettere la fondazione dello Stato palestinese. “Tali misure portano all’arrivo di Hamas in Cisgiordania e questo sarà rovinoso per Israele, per i palestinesi e per il processo di pace”, ha affermato.

Il leader del partito israeliano Hatnuah, Tzipi Livni, si è anche opposta al piano palestinese di ottenere una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Secondo quanto riportato dalla radio israeliana, Livni ha affermato che il Consiglio di Sicurezza non accetterebbe la proposta palestinese di concordare e porre fine all’occupazione israeliana anche se gli Stati Uniti non ponessero il loro veto.

Domenica l’Anp ha presentato una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per chiedere la fine dell’occupazione israeliana nei territori palestinesi occupati nel 1967 e ha intenzione di tentare una votazione già questo mercoledì.

Traduzione di Elisa Paganelli