Nablus – PIC. Le forze d’occupazione israeliane (IOF) hanno represso violentemente le marce del venerdì a Beit Dajan, ad est di Nablus, e a Kafr Qaddum, a Qalqilia, ferendo diversi cittadini, compreso un minorenne.
Testimoni hanno riferito che un cittadino è stato ferito alla testa con proiettili di metallo rivestiti di gomma a Beit Dajan, ed è stato portato in ospedale. Altri due sono stati feriti ai piedi e sono stati curati sul campo, mentre decine hanno sofferto di problemi respiratori.
I partecipanti alla marcia si sono fermati davanti alla casa di Atef Hanaysheh, ucciso una settimana fa a colpi d’arma da fuoco delle IOF.
I partecipanti si sono poi spostati verso l’area di al-Thaghrah, sulle terre minacciate di sequestro, dove i soldati delle IOF li hanno attaccati.
Fonti locali hanno riferito che le IOF hanno fatto decollare un drone per filmare i manifestanti e per lanciare su di loro i lacrimogeni.
Inoltre, le IOF hanno rafforzato i controlli al checkpoint di Beit Furik e hanno bloccato le ambulanze, i giornalisti e gli attivisti dal raggiungere il villaggio di Beit Dajan.
Un’altra manifestazione si è svolta a Kafr Qaddum, per contrastare le attività coloniali e chiedere la riapertura della strada principale del villaggio, chiusa da più di 17 anni.
Le IOF hanno soppresso la protesta e hanno sparato proiettili di gomma e granate stordenti contro i manifestanti. Un minorenne, di 15 anni, è stato ferito da una granata a gas al piede e altri hanno avuto difficoltà respiratorie, secondo quanto riferito da fonti locali.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.