Il comitato ha dichiarato che i soldati hanno rapito Bara’ Yousef, 16 anni, dalla città di Hijja, vicino a Qalqiliya, dopo aver preso d’assalto la casa della sua famiglia a tarda notte e averla saccheggiata, causando gravi danni alla proprietà.
Ha aggiunto che i soldati hanno poi trascinato Bara’ sulla loro jeep e, mentre lo trasferivano al centro di interrogatorio di al-Jalama, lo hanno costantemente preso a calci e pugni.
Il ragazzo è stato quindi interrogato per diverse ore ed è stato costretto a stare contro il muro per un lungo periodo. Ha trascorso un totale di 15 giorni in isolamento prima di essere trasferito nella prigione di Majeddo.
I soldati hanno anche aggredito Omar Salim, 17 anni, dopo aver invaso la sua casa a Azzoun, a est di Qalqiliya, e averlo trascinato fuori dalla proprietà mentre lo prendevano a calci e lo picchiavano. Le violenze sono continuate nella jeep, dove i soldati lo hanno ripetutamente percosso con i loro stivali militari.
Il comitato ha dichiarato che i soldati hanno spostato Salim alla loro base nella colonia illegale di Karnei Shomron, dove è stato denudato e sottoposto a perquisizione e tenuto per diverse ore in un container con mani e piedi legati.
In seguito è stato trasferito alla stazione di polizia nella colonia illegale di Tzofim, dove è stato interrogato, e poi trasferito nella prigione di Majeddo.
Soldati hanno rapito Abdullah Mansour, 15 anni, dalla sua casa nel campo profughi di Jenin, dopo aver distrutto la porta della proprietà e aver aggredito lui e la famiglia.
Il ragazzino è stato portato in una base militare dove ha continuato a subire violenze ed è poi stato tenuto in un container per diverse ore prima di essere trasferito nella prigione di Majeddo.
Le brutalità israeliane contro i detenuti palestinesi, compresi i minorenni, sono violazioni dirette del diritto internazionale, della Quarta Convenzione di Ginevra e di vari accordi sulla protezione dei civili, in particolare dei bambini.