Mishaal: il Quartetto ostacola l’unità

Damasco – Infopal. Khaled Mishaal, capo dell’ufficio politico di Hamas, ha affermato ieri che il suo movimento “non può ammettere che la riunificazione inter-palestinese fallisca per colpa d’interventi esterni”.

Con questa dichiarazione, avvenuta all’apertura di una mostra fotografica tenutasi nel campo profughi di Yarmuk per ricordare la Giornata dei prigionieri palestinesi, Mishaal si è riferito alle intrusioni del Quartetto internazionale per il Medio Oriente (Usa, Ue, Gran Bretagna e Russia) e ai suoi tentativi d’imporre le proprie condizioni sulla riconciliazione tra le fazioni in Palestina.

Il leader di Hamas ha inoltre evidenziato come nessun arabo o palestinese dovrebbe accettare il proseguimento all’infinito delle trattative, “specialmente da quando la nuova amministrazione americana dà scarsa importanza al conflitto arabo-israeliano”.

Parlando della Giornata dei Prigionieri, Mishaal ha poi sottolineato la determinazione del suo popolo “a continuare con ogni mezzo la lotta in patria e fuori, con l’aiuto della comunità araba e di quella islamica, finché non sarà riuscito a ottenere la liberazione di tutti i detenuti attualmente rinchiusi nelle carceri dell’occupazione”.

Ha inoltre dichiarato che rilasciare tutti o parte dei palestinesi incarcerati è il prezzo che ogni premier israeliano è destinato a pagare per la liberazione del soldato Gilad Shalit, dal momento che la Resistenza palestinese è risoluta e sa come ottenere il suo obiettivo.

 

 

 

 

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