Missione palestinese all’ONU accoglie dichiarazione degli stati membri in sostegno della Corte internazionale di giustizia

New York – WAFA. La Missione dello Stato di Palestina presso le Nazioni Unite ha accolto lunedì la dichiarazione rilasciata dagli Stati membri delle Nazioni Unite che respinge le punizioni imposte dal governo israeliano contro il popolo, la leadership e la società civile palestinesi, in risposta all’adozione da parte dell’Assemblea Generale di una risoluzione che richiede un parere consultivo alla Corte internazionale di giustizia e l’immediata revoca delle punizioni.

Riyad Mansour, Osservatore permanente dello Stato di Palestina presso le Nazioni Unite, ha dichiarato in quest’occasione che “qualsiasi Paese che crede nel multilateralismo e si impegna per l’ordine basato sul diritto internazionale non può che opporsi a queste punizioni che prendono di mira e colpiscono il popolo, la leadership e la società civile palestinesi”.

Ha osservato che i firmatari includono i rappresentanti del gruppo arabo e dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), gli sponsor delle risoluzioni sulla Palestina all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e alcuni dei paesi che hanno votato a favore di quelle che richiedono il parere consultivo, e anche un gran numero di paesi che si erano astenuti o avevano votato contro la risoluzione.

“Questo è importante in quanto dimostra che, indipendentemente da come i paesi abbiano votato, sono uniti nel respingere queste punizioni”, ha concluso Mansour.

Lo Stato di Palestina ha inoltre espresso apprezzamento per la posizione del Segretario Generale, espressa attraverso il suo portavoce, contro le ritorsioni in relazione alla richiesta presentata alla Corte Internazionale di Giustizia.

La dichiarazione degli Stati membri delle Nazioni Unite afferma quanto segue: “In qualità di Stati membri delle Nazioni Unite, riconfermiamo il nostro incrollabile sostegno alla Corte internazionale di giustizia e al diritto internazionale come pietra angolare del nostro ordine internazionale, nonché il nostro impegno verso il multilateralismo”.

“A questo proposito, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la decisione del governo israeliano di imporre punizioni contro il popolo, la leadership e la società civile palestinesi a seguito della richiesta da parte dell’Assemblea Generale di un parere consultivo da parte della Corte internazionale di giustizia. Indipendentemente dalla posizione di ciascun paese sulla risoluzione, respingiamo le punizioni in risposta ad una richiesta di parere consultivo da parte della Corte internazionale di giustizia, e più in generale in risposta ad una risoluzione dell’Assemblea Generale, e chiediamo la loro immediata revoca”.

I firmatari della dichiarazione includono: Algeria, in qualità di presidente del vertice arabo, Argentina, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cile, Cuba, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Giappone, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Messico, Namibia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan – come presidente dell’OIC – Polonia, Portogallo, Corea del Sud, Romania, Slovenia, Slovacchia, Sudafrica, Spagna, Svezia e Svizzera.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.