Di Filastin. Venerdì 7 luglio, l’Unesco ha definito Moschea di Ibrahim (chiamata dagli ebrei la Tomba dei Patriarchi), nella città di Hebron, come “sito palestinese patrimonio dell’umanità in pericolo”.
La Moschea di Abramo è luogo sacro sia per i musulmani che per gli ebrei.
La stessa città palestinese di Hebron è contesa tra la popolazione palestinese autoctona, maggioritaria al suo interno, e i coloni israeliani che vi risiedono, illegalmente (articolo 49 della quarta convenzione di Ginevra).
L’ira di Israele, a cui siamo abituati dal giorno della sua fondazione per ogni risoluzione che critichi le sue violazioni, non si è fatta attendere.
E’ bene sottolineare il fatto che la città palestinese di Hebron, al-Khalil in arabo, rientra nei confini della Palestina e non in quelli israeliani, indi per cui l’ira dello Stato di Israele è assolutamente incomprensibile.