Movimento islamico nei territori del ’48 lancia la mobilitazione generale per al-Aqsa

Al Quds (Gerusalemme)-Pal.info. In risposta all’appello di prendere d’assalto la moschea di al-Aqsa in occasione del Capodanno ebraico, lanciato da diversi gruppi ebraici, il movimento islamico nei territori del’48 ha invitato i palestinesi alla mobilitazione generale per il 4 settembre prossimo, “per sostenere la moschea di al-Aqsa e Gerusalemme”.

Dal canto loro, le forze islamiste e nazionali di Gerusalemme hanno annunciato di aver preparato una tenda per un sit-in intitolato “al-Aqsa è vittorioso” che prenderà il via martedì prossimo nell’area di al-Halawani, quartiere di Wadi al-Joz. Tra gli eventi preannunciati, e che proseguiranno fino a venerdì 6 settembre, ci sarà una conferenza stampa, incentrata sugli ultimi sviluppi e i piani israeliani per ebraicizzazire la moschea di Gerusalemme e i modi per affrontarli.

Venerdì scorso, lo Shaykh Raed Salah, leader del movimento islamico aveva invitato i palestinesi alla mobilitazione generale per il prossimo mercoledì.

In un comunicato stampa, il vice presidente del movimento islamico, Kamal Khatib, ha reso noto che “il fatto che il movimento interagisca con le sofferenze dei popoli egiziano e siriano non significa che esso abbia trascurato Gerusalemme e al-Aqsa e nemmeno l’oppressione sionista”.

Ha aggiunto: “Quello che ci lega ad al-Aqsa, e a Gerusalemme, è un rapporto tra corpo e anima, se crediamo che Dio ci abbia benedetto, concedendoci di vivere nelle vicinanze di Gerusalemme e al-Aqsa, la mobilitazione generale è la nostra risposta agli annunci sionisti dell’assalto che alcuni gruppi ebraici intendono compiere nel luogo Santo, in occasione del Capodanno ebraico, con la sfacciata benedizione del governo israeliano, i cui alcuni degli illustri membri hanno chiesto, in più di un’occasione, di consentire l’esecuzione di riti religiosi all’interno di al-Aqsa, anziché limitarsi ad irrompervi”.

Kamal Khatib ha ritenuto la mobilitazione per al-Aqsa e Gerusalemme “assolutamente necessaria in questa fase”, e il loro sostegno “obbligatorio, in virtù del fatto che l’amministrazione sionista sta approfittando della situazione del mondo arabo per trarre dei vantaggi, nella convinzione che le condizioni attuali sono favorevoli per seminare più morte e distruzione”.

Ha infine esortato il popolo palestinese dei territori del’48 e di Gerusalemme a mobilitarsi e recarsi nei pressi della moschea di al-Aqsa “per affrontare i piani israeliani”. “Noi, del movimento islamico, siamo orgogliosi di affermare che i nostri cuori sono dalla parte dei nostri fratelli in Egitto e in Siria. Seguire quotidianamente le loro sofferenze è un nostro obbligo, tuttavia, i nostri occhi e cuori sono qui, a Gerusalemme e nella sua moschea. Gli avvenimenti drammatici del mondo arabo non ci impediranno di compiere la nostra parte nei confronti di questi luoghi santi”, ha concluso.