Mufti di Gerusalemme denuncia visita di ex vice-presidente degli USA in una moschea a Hebron

Gerusalemme occupata/al-Quds – WAFA. Il Mufti di Gerusalemme e Palestina, Sheikh Mohammad Hussein, ha denunciato giovedì la visita dell’ex-vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence alla moschea Ibrahimi, nella città di Hebron/al-Khalil, nel sud della Cisgiordania occupata.

“La Moschea Ibrahimi è islamica e un luogo di culto solo per i musulmani”, ha affermato il Mufti in una nota. “Quello che ha fatto il vicepresidente degli Stati Uniti è stato un atto provocatorio e molto pericoloso […]”.

Il Mufti, che è la massima autorità religiosa musulmana in Palestina, ha affermato che Israele ha permesso agli ebrei di pregare nella moschea Ibrahim, nota anche come Grotta dei Patriarchi, dopo averla divisa tra musulmani ed ebrei in seguito al massacro effettuato da un colono, membro del movimento terrorista israeliano Kach, contro i musulmani che recitavano la preghiera mattutina nella moschea, il 25 febbraio 1994. 29 persone furono uccise e decine ferite.

Il governo israeliano, dopo il massacro, punì le vittime palestinesi e premiò i criminali dividendo la moschea e permettendo agli ebrei di pregare in alcune delle sue aree, limitando occasionalmente l’accesso dei musulmani o vietando la chiamata alla preghiera dai suoi minareti.

Sheikh Hussein ha invitato il mondo arabo e islamico, nonché l’Organizzazione per la cooperazione islamica, la Lega araba e l’UNESCO, che nel luglio 2017 ha approvato una risoluzione che designa la moschea Ibrahimi come sito del patrimonio mondiale palestinese in pericolo, a fornire protezione ai luoghi religiosi nella Palestina occupata e ad impedire il sequestro, da parte di Israele, della moschea Ibrahimi.

Mercoledì, Pence ha visitato la moschea di Ibrahimi accompagnato dal parlamentare israeliano d’estrema destra Itamar Ben Gvir, che attualmente sta conducendo una campagna per sradicare diverse famiglie palestinesi dalle loro case nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme Est occupata, per sostituirle con coloni ebrei, e anche da Baruch Marzel, membro del gruppo terroristico Kach, a cui è stato vietato di candidarsi alle elezioni parlamentari a causa delle sue opinioni d’estrema destra e razziste nei confronti dei palestinesi e degli arabi in generale, e dell’incitamento alla violenza.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.