Muore a Beirut ex leader del Jihad islamico

Beirut – MEMO. I palestinesi hanno dato l’ultimo saluto all’ex-capo del movimento del Jihad islamico, Ramadan Shalah, che è morto in ospedale, sabato.

Nato nella Striscia di Gaza nel 1958, Shalah si trasferì in Egitto per proseguire gli studi di economia.

Durante il suo studio in Egitto, Shalah incontrò l’attivista palestinese Fathi Shiqaqi, con il quale poi avrebbe co-fondato il movimento del Jihad islamico palestinese (PIJ).

Dopo la laurea conseguita nel 1981, tornò a Gaza, dove diventò professore di economia all’Università islamica.

Shalah era noto per i suoi sermoni critici contro l’occupazione israeliana, che spinse le autorità israeliane a metterlo agli arresti domiciliari, vietandogli di insegnare.

Nel 1986, Shalah si recò nel Regno Unito per proseguire gli studi specialistici e conseguì il dottorato in economia nel 1990.

Nel 1993, si trasferì negli Stati Uniti, dove lavorò come insegnante all’Università della Florida del Sud per due anni, prima di recarsi in Siria nel 1995, dove lavorò con Shiqaqi per fondare il gruppo islamico del Jihad.

In seguito all’assassinio di Shiqaqi a Malta, nel 1995, da parte di agenti israeliani, Shalah venne eletto segretario generale del Jihad islamico. Mantenne tale status fino al 2018, quando iniziò ad avere problemi di salute.

Ziyad al-Nakhalah ha preso il posto di Shalah come nuovo leader del Jihad islamico.

Nel 2003, le autorità statunitensi inserirono Shalah in una lista di terroristi e nel 2017 l’FBI aggiunse il suo nome alla sua lista dei ricercati.

Shalah era un convinto sostenitore della città santa di Gerusalemme, che fu occupata da Israele nel 1967.

“Gerusalemme fa parte della mia religione”, aveva detto in un’intervista.

Aveva anche sostenuto diverse iniziative per risanare la rottura tra i gruppi rivali di Hamas e Fatah, ma senza successo.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.