Muro dell’Apartheid, l’Onu: 1500 richieste di compensazione per danni.

 

Cisgiordania. Secondo fonti Onu, sono pervenuti all’indirizzo dell’Organizzazione circa 1500 messaggi di protesta, inviati da palestinesi che reclamavano un risarcimento per i danni causati dal Muro di annessione israeliano costruito sulle loro terre, nella Cisgiordania occupata.

In un rapporto pubblicato ieri sugli effetti disastrosi del Muro, l’Onu ha riferito di aver visionato centinaia di reclami, e di stare già raccogliendo informazioni sulla possibilità di esaudire le richieste di risarcimento.

La commissione Onu incaricata di svolgere questo compito, si occupa dei problemi causati dal Muro fin dalla propria istituzione, avvenuta nel 2005 per opera dell’Assemblea generale. Nel 2007, essa stabilì di cominciare a esaminare simili richieste di compenso, ma finora si è dovuta limitare a un semplice lavoro di documentazione, poiché non dispone di poteri giudiziari e non può quindi accordare alcun risarcimento.

Attualmente, Israele ha già completato quasi 490 degli 805 km previsti per il Muro. Nel 2004, la Corte internazionale dell’Aja emanò una sentenza consultiva nella quale definiva “illegale” la struttura in via di costruzione e domandava a Israele di rimuoverla.

Da parte sua, l’Ufficio umanitario delle Nazioni Unite ha riportato che 28 zone residenziali palestinesi, abitate da quasi 125.000 persone, verranno circondate su tre lati dal Muro.

 

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