Mursi: l’Egitto è contrario ad un intervento straniero in Siria

Nazioni Unite. Di Amena Bakr – Reuters. L’Egitto si oppone all’intervento militare straniero volto a fermare la guerra civile in Siria e preferisce una minuziosa soluzione negoziata. E’ quanto ha dichiarato mercoledì 26 il nuovo presidente islamista egiziano, Mohammed Mursi.

“L’Egitto è deciso a proseguire con gli effettivi sforzi che già sta compiendo per porre fine alla catastrofe in Siria, all’interno del contesto regionale arabo e internazionale”, ha affermato Mursi nel suo primo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Questa soluzione dovrebbe essere “tale da preservare l’unità di questo stato fraterno, coinvolgendo tutte le correnti interne al popolo siriano, senza discriminazioni razziali, religiose o settarie, e tale da risparmiare alla Siria i pericoli di un intervento militare straniero al quale noi ci opponiamo”, ha affermato.

I commenti di Mursi sono in contrasto con quelli del leader del Qatar, l’emiro Hamad bin Khalifa al-Thani, che martedì 25 settembre ha invitato i paesi arabi ad aggirare il Consiglio di sicurezza dell’ONU e ad intervenire direttamente per fermare lo spargimento di sangue in Siria.

Mursi è sempre stato esplicito nel parlare in merito alla Siria da quando è entrato in carica il 30 giugno scorso. Egli ha descritto il governo del presidente siriano Bashar Assad come “oppressivo” e ha confermato che è necessario sostenere il popolo siriano.

“Continueremo a lavorare per porre fine alle sofferenze del popolo siriano e per garantire loro la possibilità di scegliere liberamente quale sia il regime che meglio li rappresenta”, ha asserito Mursi.

Tuttavia, il presidente islamista si è visto costretto a cancellare un incontro sulla crisi della Siria, in programma per questa settimana tra quattro delle potenze della regione (Egitto, Iran, Turchia e Arabia Saudita), a causa dell’assenza del primo ministro turco dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Sulla scia delle proteste antiamericane in Egitto e in altri paesi musulmani, causate da un video californiano in cui piovono insulti nei confronti del profeta Muhammad, Mursi ha invitato ad una maggiore comprensione e “rispetto” nei confronti delle altre tradizioni culturali e religiose.

“Quello che i musulmani e i migranti stanno vivendo in numerosi paesi di tutto il mondo, in termini di discriminazione e di violazione dei diritti umani … è inaccettabile”, ha detto.

“Queste pratiche sono diventate talmente pervasive da portare persino un nome: ‘islamofobia’”, ha aggiunto.

“L’Egitto rispetta la libertà di espressione, a patto che non sia utilizzata per incitare all’odio contro chiunque”, ha sottolineato Mursi, facendo eco ai commenti degli altri leader dei paesi musulmani relativi al video.

Martedì scorso, il presidente americano Barack Obama ha condannato la violenza scatenata dal video, che dipinge il profeta Maometto come un donnaiolo pazzo e pedofilo. Ma ha sottolineato che il governo degli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con la sua produzione ed è fermamente deciso a difendere la libertà di parola.