Mushtaha ha spiegato che soprattutto nei grandi ospedali c’è carenza di test per il livello di sodio nel sangue, che sono eseguiti solo per i casi urgenti, in sezioni vitali come terapia intensiva, reparto ustionati, chirurgia e reparto neonatale.
Ha aggiunto che la crisi ha colpito tutti i laboratori e le banche del sangue, provocando la mancanza di test per i virus, molto cari ma necessari per epatiti, cateterizzazioni cardiache e pazienti affetti da problemi renali.
La carenza, iniziata per i materiali usati per l’esame emocromocitometrico, ha colpito anche altri tipi di materiali per i test, il che ha portato a ridurre i test di coagulazione del sangue, che sono stati limitati ai casi di emergenza.
Mushtaha ha inoltre messo in guardia circa l’impatto delle numerose ore di interruzione della corrente sulle nove banche del sangue distribuite negli ospedali del ministero della Salute e sulla qualità del sangue preservato; senza contare che una simile elettricità fluttuante influisce sull’efficienza del lavoro nei laboratori.
Traduzione di F.G.