Nablus, 1500 coloni invadono la “Tomba di Giuseppe”

Nablus-Quds Press. Mercoledì mattina, circa 1.500 coloni hanno fatto irruzione nel santuario noto come “Tomba di Giuseppe”, a Nablus, pesantemente scortati  dall’esercito di occupazione israeliano. Autobus israeliani hanno trasportano centinaia di coloni nell’area.

Le forze di occupazione hanno fatto irruzione a Balata, area ad est di Nablus, bloccando l’acceso e la circolazione dei cittadini, al fine di fornire protezione ai coloni che hanno fatto irruzione nella “Tomba di Giuseppe”.

Sono scoppiati scontri tra giovani palestinesi e le forze israeliane, nella zona orientale di Nablus, in particolare nel campo profughi di Balata e in via Amman. I soldati israeliani si sono appostati sui tetti delle case, sparando munizioni letali e proiettili di metallo rivestiti gomma, e gas lacrimogeni. Molti residenti hanno avuto problemi respiratori.

Il sito israeliano 0404 ha riportato che le forze israeliane hanno scortato circa 1.500 coloni alla “Tomba di Giuseppe”, per l’esecuzione di rituali religiosi.

I nativi hanno accolto gli invasori con il lancio di pietre e bottiglie molotov.

Ministri israeliani, responsabili degli insediamenti in Cisgiordania e comandanti dell’esercito di occupazione hanno partecipato all’evento.

Un tempo, la “Tomba di Giuseppe” era una moschea e il mausoleo di uno shaykh di nome Yusef Dweikat, di Balata; a seguito dell‘occupazione della Cisgiordania, con la guerra del 1967, le autorità di occupazione ne assunsero il controllo e la trasformano in un sito ebraico.

Il luogo, che si trova a est della città di Nablus, è uno dei centri di tensione nella regione, a causa della continua presenza di coloni e delle forze di occupazione; i residenti nei quartieri vicini al santuario sono continuamente oggetto di molestie e provocazioni.