Nablus, 8 palestinesi feriti e 60 asfissiati da lacrimogeni

Nablus-Ma’an, Imemc e PIC. Lunedì, a Urif, nel distretto di Nablus, in Cisgiordania, otto palestinesi sono stati feriti da proiettili israeliani, mentre altri 60 hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeno durante violenti attacchi da parte delle forze di occupazione.

Secondo fonti locali, le forze israeliane hanno preso d’assalto il villaggio Urif dopo che i palestinesi avevano affrontato i coloni israeliani, che avevano attaccato le loro case.

La Mezzaluna Rossa palestinese ha confermato che otto palestinesi sono stati feriti da proiettili di acciaio rivestiti di gomma sparati dalle forze israeliane. Ha, inoltre, anche confermato che, a causa del lancio di decine di bombe di gas lacrimogeno e bombe acustiche contro i palestinesi, da parte delle forze israeliane, più di 60 palestinesi sono rimasti asfissiati.

Inoltre, fonti hanno riferito che le forze israeliane hanno fatto irruzione in diverse case del villaggio Urif e detenuto due palestinesi: Bassam Falah al-Safdi e Rani Mounir Suleiman, 18 anni.

Secondo il gruppo Addameer per i diritti dei prigionieri, ci sono 5.580 prigionieri palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane, di cui 250 minorenni (dei quali 35 di età inferiore ai 16 anni).

Tra i 500 e 600.000 israeliani vivono in insediamenti per solo ebrei in tutta Gerusalemme Est occupata e in Cisgiordania, in violazione del diritto internazionale.
Il governo palestinese non ha giurisdizione sugli israeliani in Cisgiordania e gli atti violenti compiuti dai coloni si verificano spesso in presenza di forze militari israeliane che raramente agiscono per proteggere i residenti palestinesi.
La maggior parte degli attacchi dei coloni commessi contro i palestinesi rimane impunita.