Nablus, coloni assaltano la Tomba di Giuseppe. Violenti scontri

Nablus-InfoPal. Nella serata di domenica 5 maggio, centinaia di coloni, protetti dall’esercito israeliano, hanno fatto irruzione nella città di Nablus, nord della Cisgiordania, per eseguire rituali religiosi nella Tomba di Giuseppe, a est della città.

Auto e bus israeliani, con a bordo centinaia di coloni, accompagnati da un gran numero di veicoli militari, hanno assaltato l’area di Balata, est di Nablus, dove i coloni hanno eseguito rituali religiosi nella Tomba di Giuseppe, con l’impiego degli altoparlanti, fino alle prime ore dell’alba.

Testimoni locali hanno riferito di violenti scontri, scoppiati quando soldati israeliani hanno sparato gas lacrimogeno e bombe assordanti contro le case dei palestinesi, che hanno risposto lanciando pietre e bottiglie vuote. Decine di giovani palestinesi sono rimasti intossicati, mentre gli scontri si sono estesi alle vicinanze del campo profughi di Balata e nella via di Amman.

I testimoni hanno aggiunto che i soldati israeliani hanno preso d’assalto alcuni negozi nella zona, aggredendo i palestinesi al loro interno, hanno anche arrestato alcuni giovani con il pretesto di lancio di pietre. I testimoni hanno riferito che una jeep militare israeliana ha preso fuoco, colpita da una bottiglia incendiaria, mentre i coloni hanno preso a sassate le case palestinesi situate nelle vicinanze della tomba.

Nel luogo in questione, oggetto di frequenti assalti da parte dei coloni, un tempo sorgeva una moschea con all’interno la tomba dello Sheykh Youssef Dweikat, di Balata. In seguito alla guerra del 1967, quando Israele occupò la Cisgiordania, il luogo fu trasformato in un avamposto coloniale, fonte di tensione continua in tutta l’area, a causa dell’assidua presenza di coloni e forze di occupazione, con conseguenti provocazioni e disturbi arrecati ai residenti palestinesi dei quartieri circostanti.