Nasrallah, il nuovo leader dei popoli arabo-islamici oppressi?

Un leader sciita per i popoli oppressi del Vicino e Medio Oriente? Sicuramente in Libano e in Palestina, la macchina propagandistica e di guerra di Usa/Israele non è riuscita a dividere le comunità islamiche, nonostante i continui tentativi in tal senso.

Riceviamo da il-puro-islam@fastwebnet.it la mailing-list della comunità sciita italiana, e pubblichiamo.

La popolarità di Nasrallah.

 

La  popolarità del capo del movimento sciita Hezbollah libanese, sheikh Hassan Nasrallah, aumenta di giorno in giorno. Ad esempio, in Mauritania, nel Nord-ovest dell’Africa, la sua popolarità è tanta. Come riporta il quotidiano "Al-Quds Al-Arabi", il nome di Nasrallah viene dato sempre più spesso ai neonati; si vedono sue foto in tutte le vie di Nouakchott – la capitale – e le fotografie del capo dello Hezbollah si vendono praticamente in tutti i centri. Numerosi sono i mauritani  francamente persuasi che Hassan Nasrallah è anche citato nel Corano. Per attestarlo, l’imam di una delle moschee di Nouakchott, Sidi Salem uld Cheikh, cita le parole della Sura An-Nasr (110) del Corano che comincia con: "Quando verrà l’ausilio di Allah e la vittoria di Allah ". La "vittoria di Allah" si pronuncia in Arabo come "Nasr Allah". "Ed ecco che questa vittoria è venuta. È Hassan Nasrallah", afferma l’imam.

"I palestinesi qualificano il capo del movimento Hezbollah, Nasrallah, l’eroe della lotta contro ‘Israele’, ha titolato sabato scorso la "Houston Chroniche".

Dopo la Preghiera di venerdì in una delle principali moschee di Ramallah, centinaia di persone  sono scese nelle vie, innalzando ritratti di Nasrallah. Una nuova canzone è stata  composta in suo onore. "Nasrallah siamo con te", gridavano i dimostranti, “Nasrallah, siamo i tuoi soldati." “Hezbollah,  schiaccia Tel-Aviv ", scandivano i palestinesi.

E che dire del Libano, paese "indigeno" dello Hezbollah? Circa il 70% dei libanesi giustificano il rapimento dei soldati israeliani avvenuto il 12 luglio scorso, afferma l’agenzia "Bloomberg". Il conflitto lisraelo-libanese è già costato la vita a molti libanesi, mentre circa 800.000 cittadini sono stati costretti ad abbandonare le loro case. In ogni caso, il popolo libanese non accusa per nulla Hassan Nasrallah.

In una intervista concessa all’agenzia Newsweek,  Nagjla, mamma libanese, parla con orgoglio dei suoi quattro figli che sono restati nel sud del Libano. "Sono tutti militanti Hezbollah – afferma -. Combatteranno fino alla fine contro l’America e ‘Israele’. Non temo che periscano. Se ciò dovesse accadere, diventeranno ‘shahid’ (martire, ndr) e si ritroveranno in Paradiso. Se occorre, metterò al mondo altri bambini. Sono ancora giovane. Se Cheikh Nasrallah lo chiede, sarò pronta a tutto e anche a dargli i miei figli", conclude. 

Il quotidiano anglofono libanese "Daily Star", la cui redazione si trova a Gemmayze, la zona cristiana di Beirut afferma che  i cristiani, rispettano Hezbollah poiché sono persuasi che è Hezbollah che ha cacciato gli israeliani dal Libano (nel 2000). Il governo non può fare nulla, mentre Hezbollah resiste comunque".

"Il mio popolo non denuncerà mai cheikh Nasrallah", ha dichiarato in un’intervista al giornale "Ash-Shark Al-Awsat" il presidente libanese, Emile Lahoud. Molto poco numerosi sono oggi quelli in Libano che si permettono di criticare Hassan Nasrallah.  Ciò è considerato indecente nel momento in cui aerei israeliani sganciano bombe sulla zona sciita di Beirut (al momento le bombe sioniste cadono non solo a Beirut ma in tutto il paese – ndr) e stanno distruggendo metodicamente ogni infrastruttura libanese.

 

Ma cos’è  che distingue dunque Hassan Nasrallah dagli altri politici arabi in generale, e libanesi in particolare? Il fatto che combatte contro “Israele” e che in questa guerra ha perso uno dei suoi figli. Ciò gli dà un grande peso politico di cui altri capi arabi sono privi.

 

Hadi, il primogenito dei quattro figli di Nasrallah, è stato ucciso il 12 settembre 1997 in occasione di uno scontro con soldati israeliani dell’unità d’elite "Egoz" delle forze speciali. Ignorando l’identità della loro vittima, gli israeliani ne avevano portato via il corpo nella speranza di potere barattarlo con quello di un loro compatriota, ucciso una settimana prima. Hassan Nasrallah aveva rifiutato di negoziare per riavere il corpo di suo figlio senza distinguerlo dagli altri combattenti caduti assieme a lui. 

Il capo dello Hezbollah è noto per la sua modestia: ha ordinato di togliere tutti i suoi ritratti nelle zone al sud di Beirut per sostituirle con quelle dei caduti sui campi di battaglia.

 

 

                                                 Cos’è Hezbollah

 

Hezbollah è un movimento islamico sciita libanese, il cui nome si traduce letteralmente dall’arabo come "il partito di Allah" (termine coranico, antipode del "partito di Satana", cioè nemici dell’Islam).

Secondo la classificazione del dipartimento di Stato americano, lo Hezbollah appare sull’elenco delle organizzazioni terroristiche più “pericolose”.

Il Movimento è nato all’inizio degli anni ’80, come centro di studio dell’esperienza della Rivoluzione islamica in Iran.

L’ideologia di quest’organizzazione comprende aspetti devozionali dell’Islam uniti a una intensa vocazione sociale, mutuata ovviamente dall’Islam. Sotto la sua forma attuale, il movimento Hezbollah esiste dal 1982, cioè dall’invasione israeliana del Libano. All’epoca, lo Hezbollah aveva riunito i gruppi e le organizzazioni sciite che condividevano le idee dello ayatollah Khomeini, Guida della rivoluzione islamica in Iran. 

Soprattutto, Hezbollah è intransigente nei riguardi dell’entità sionista. Ed è animato dalla ferma volontà di condurre contro lo Stato ebraico una lotta armata a "completa liberazione della Palestina".

Dal 1992, lo Hezbollah è diretto dal suo segretario generale, cheikh Hassan Nasrallah.

Lo Hezbollah  opera in due direzioni: in Sud-Libano, il movimento ha costituito la forza maggiore che conduce una lotta armata contro “Israele”. Sulla scena politica libanese lo Hezbollah si è trasformato in un tipo di sistema che esiste parallelamente al governo libanese ufficiale, cioè in una organizzazione civile che diventa sempre più influente sul piano politico. Lo Hezbollah riserva un’attenzione molto particolare allo sviluppo della sfera sociale. In Libano, l’organizzazione ha costruito scuole, asili e ospedali.

Inoltre, il movimento sostiene le famiglie dei  martiri. Gli studi nelle scuole dello Hezbollah costano molto meno che nelle scuole pubbliche. Borse di studio sono accordate ai poveri. Nei programmi di studi, un’attenzione particolare è riservata alla lingua araba, all’Islam ed alla cultura sciita. In ogni caso, né l’inglese né le scienze esatte vi sono trascurate. Segnaliamo che molti genitori non sciiti preferiscono che i loro bambini frequentino le scuole dello Hezbollah che sono considerate tra le migliori per il loro alto livello d’insegnamento. (Quest’articolo è stato preparato sulla base dell’informazione di RIA Novosti e di altre fonti).

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