Nasrallah promette altre sorprese e smentisce le dichiarazioni israeliane.

 

Il segretario generale di Hezbollah libanese ha fatto sapere che la struttura dirigenziale del partito non ha subito danni a seguito del raid che ha preso di mira la zona sud di Beirut. 

In una conversazione con Ajazeera, ieri sera, Nasrallah ha smentito la dichiarazione dei dirigenti israeliani per cui sarebbero riusciti a distruggere il 50% della potenza di Hezbollah. E ha dichiarato che il partito ha in serbo ulteriori sorprese per il prossimo futuro. 

L’attacco di terra.

Nasrallah ha promesso di infliggere danni enormi all’esercito israeliano se questo deciderà di penetrare dentro i territori libanesi, e di intensificare i combattimenti alla frontiera. 

Il segretario del partito, al nono giorno di aggressione israeliana contro il Libano, ha sottolineato che i mezzi corazzati dell’esercito, i suoi ufficiali e i soldati subiranno grandi perdite se entreranno da terra nel Libano, spiegando che gli scontri dei due giorni scorsi nel sud del Libano sono solo un inizio. 

Nasrallah ha anche smentito che le motovedette israeliane abbiano partecipato all’attacco di ieri della zona sud di Beirut, spiegando che il bombardamento di una di esse, il secondo giorno, le ha spinte ad allontanarsi decine di chilometri dalle spiagge. 

E ha aggiunto: “Posso confermare senza esagerazione che la struttura dirigenziale del partito non ha avuto problemi nonostante le dichiarazioni israeliane di aver colpito un edificio in costruzione a Burj Al-Barajneh con 23 tonnellate di esplosivo", e che l’esercito israeliano non ha ancora potuto fermare il lancio dei missili, ma che sono stati arrestati numerosi collaboratori “spie” che lavorano a Beirut. 

E ha sottolineato che Israele cerca di nascondere la verità sulla situazione militare per paura dell’opinione pubblica israeliana. E ha sfidato Tel Aviv a presentare una foto degli obiettivi che ha colpito. 

Alla fine del suo discorso sulla situazione militare,  il segretario di Hezbollah si è scusato con la famiglia araba di Nazareth, a nord di Israele, a cui sono stati uccisi due membri a causa del lancio di un missile Katyusha. E li ha inviati ad accettare le condoglianze e le scuse, considerando i loro due figli come martiri. 

Scambio non consegna

Nasrallah ha confermato di non consegnare nessuno dei soldati israeliani catturati se non attraverso trattative indirette volte allo scambio dei prigionieri. 

Hasan Nasrallah ha criticato i paesi arabi e ha affermato che la risposta israeliana sarebbe stata limitata se non avesse avuto la copertura internazionale e araba. 

E ha aggiunto che "non è possibile che i governi arabi possano stare dalla parte del boia a discapito della vittima", spiegando che se non fosse stato per le posizioni arabe, Israele non avrebbe potuto proseguire con le sue operazioni contro il Libano e tutto sarebbe finito dopo poche ore. 

La compattezza popolare

Il segretario generale di Hezbollah ha ricordato che anche gli americani non hanno potuto accendere la miccia della guerra tra sunniti e sciiti nel Libano, mentre Israele ha scommesso sulla disgregazione della compattezza popolare intorno alla resistenza.  

E ha criticato la posizione del presidente americano George Bush per quanto riguarda "l’esportazione della democrazia in Libano", spiegando che la democrazia in questo paese è “precedente a quella di tutta la famiglia Bush”.

 

Da www.aljazeera.net

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