Negata l’entrata in Cisgiordania a Noam Chomsky.

 

Associated Press. L'illustre professore accademico e critico d'Israele Noam Chomsky si è visto negare ieri l'entrata in Palestina al passaggio di Allenby Bridge, tra la Giordania e la Cisgiordania

 

La portavoce del ministero dell'Interno Sabine Haddad ha riferito che Chomsky è stato respinto per “diverse ragioni”, senza però specificare quali.

 

Chomsky avrebbe dovuto tenere oggi una conferenza all'Università di Birzeit, vicino alla città cisgiordana di Ramallah, e sarebbe stato ricevuto dal segretario generale dell'Iniziativa nazionale palestinese Mustafa Barghuthi, che ha subito denunciato il gesto delle autorità israeliane.

 

Barghuthi ha specificato che Chomsky è stato trattenuto per cinque ore al casello, e solo dopo è stato rimandato indietro in Giordania.

 

“L'occupazione ha informato Chomsky che la decisione d'impedirgli l'entrata in Cisgiordania è stata comunicata dai più alti funzionari israeliani del Ministero dell'Interno, in particolare a causa delle sue posizioni e della sua intenzione di tenere una conferenza all'Università di Birzeit” riporta Barghuthi.

 

“Questa procedura arbitraria – ha aggiunto – dimostra la natura razzista d'Israele, che non risparmia nemmeno Chomsky.”

 

Chomsky, sostiene Barghuthi, aveva anche in programma di visitare la Cisgiordania, in particolare i siti dove il Muro di separazione israeliano danneggia maggiormente la popolazione, e le aree occupate dalle colonie abusive.

 

“Siamo orgogliosi di Chomsky, soprattutto perché è stato uno dei primi pionieri a sostegno della lotta dei palestinesi e della loro giusta causa. Era amico dell'intellettuale palestinese Edward Said” ha ricordato Barghuthi.

 

Nel frattempo, riporta l'agenzia, il Ministero dell'Interno israeliano sta cercando di permettere a Chomsky di avere accesso alla sola Cisgiordania.

 

Lo studioso, che è stato ospitato dalle università israeliane in diverse occasioni, ha dichiarato tra le altre cose: “I sostenitori d'Israele sono in realtà sostenitori della sua degenerazione morale”. Queste parole sono state pronunciate dopo l'attacco israeliano sferrato alla Striscia di Gaza tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009.

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