Negati i permessi di transito al 45% dei malati che necessitano di cure fuori dalla Striscia

Gaza-WAFA. Oltre il 45% dei pazienti di Gaza, fra cui molti bambini ed anziani, che cercano trattamenti al di fuori della Striscia, non sono riusciti ad ottenere un permesso israeliano per uscire da Gaza per le visite mediche, secondo quanto affermato da un rapporto dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) venerdì 27 ottobre.

Delle 1858 richieste di pazienti per uscire da Gaza, a settembre, attraverso il posto di blocco di Erez/Beit Hanoun per visite mediche, la maggior parte delle quali da effettuare a Gerusalemme est o negli ospedali israeliani, il 55% sono state approvate, 3% negate ed il resto è stato rimandato.

Tra i permessi rimandati, vi sono quelli destinati a 140 minorenni e a 99 ultrasessantenni.

Oltre la metà degli accompagnanti non è riuscita ad ottenere i permessi per viaggiare.

Delle 2104 richieste di permessi per gli accompagnanti alle autorità israeliane nello stesso mese, 43% è stato approvato, 4% negato e il resto è stato rimandato.

L’OMS ha affermato che 24 pazienti (13 maschi e 11 femmine) sono stati chiamati per un interrogatorio dai servizi generali di sicurezza israeliani ad Beit Hanun/Erez, a settembre. Solo due hanno ricevuto il permesso per viaggiare ed un paziente 27enne di ortopedia è stato arrestato sul posto.

Il rapporto ha affermato che 1077 richieste per la copertura delle spese mediche dei pazienti di Gaza sono state approvate dall’unità per l’acquisto di servizi del ministero della Sanità, a settembre, il 50% inferiore al totale mensile del primo quadrimestre di quest’anno, e 37% inferiore al totale dello stesso mese nel 2016.

Nessun accesso verso l’Egitto è stato registrato durante lo stesso periodo, poiché il Valico di Rafah fra Gaza ed Egitto è chiuso per le uscite da Gaza. Nessun aiuto sanitario e nessun medico sono entrati a Gaza, ha affermato l’OMS.