Gerusalemme occupata – WAFA. Ad un adolescente di 16 anni con una malattia ematologica e a due uomini adulti malati di cancro è stato negato il permesso dall’esercito israeliano di lasciare la Striscia di Gaza per ricevere cure mediche negli ospedali di Gerusalemme o della Cisgiordania, secondo quanto affermato mercoledì da un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
A gennaio, un rapporto mensile sulle barriere di accesso alla salute per i pazienti nei Territori palestinesi occupati ha affermato che ai tre pazienti era stato negato il permesso di attraversare il Valico di Beit Hanoun/Erez con Israele per raggiungere gli ospedali. Il minorenne, con malattia ematologica, aveva un appuntamento all’ospedale Istishari di Ramallah ed i due adulti di 40 e 60 anni, malati di cancro, avevano un appuntamento all’ospedale Augusta Victoria, di Gerusalemme Est.
Secondo il rapporto dell’OMS, 720 delle 950 domande di pazienti (369 maschi e 351 femmine) per attraversare Beit Hanoun/Erez, a gennaio, sono state approvate (76%), un aumento dell’8% rispetto al tasso di approvazione del 68% per il 2020.
Il 49% delle domande approvate erano di pazienti di sesso femminile; un quinto (22%) era di minorenni; ed un quinto (22%) di pazienti di età pari o superiore a 60 anni.
Un totale di 227 domande di pazienti (24%) ha subito un ritardo per l’accesso alle cure, non ricevendo una risposta definitiva alla loro domanda entro la data dell’appuntamento in ospedale; 52 domande (23%) erano di minorenni; 156 (69%) per pazienti di età compresa tra i 18 ed i 60 anni (8%) per pazienti di età superiore a 60 anni.
Un terzo (34%) dei pazienti le cui risposte sono state rilasciate in ritardo aveva appuntamenti per il reparto di oncologia; 15% per oftalmologia; 11% per ematologia; 7% per cardiologia e 4% per ortopedia. Il restante 29% era per altre 16 specialità.
Delle richieste in ritardo, 118 (52%) riguardava appuntamenti negli ospedali di Gerusalemme Est, il 32% per la Cisgiordania ed il 15% per gli ospedali israeliani. La maggior parte delle domande che hanno sofferto ritardi (82%) erano “in fase di controllo” al momento in cui la visita sarebbe stata realizzata.
A gennaio, 5 pazienti di età compresa tra i 40 ed i 60 anni sono stati convocati per un interrogatorio di sicurezza dai servizi israeliani come prerequisito per decidere sulle loro domande di permesso. Due pazienti avevano degli appuntamenti in oncologia, uno per ematologia, uno per chirurgia generale e uno per oftalmologia. Entro la fine di gennaio, un paziente è stato approvato, uno è stato rifiutato e tre sono ancora in attesa.
A gennaio, l’Ufficio di collegamento sanitario ha presentato 1.149 richieste di permesso di accompagnamento alle autorità israeliane per i pazienti.
I pazienti possono richiedere alle autorità israeliane un accompagnatore per l’assistenza sanitaria al di fuori della Striscia di Gaza.
A gennaio, sono state approvate 536 domande di permesso di accompagnamento (47%), 24 domande (2%) sono state respinte e le restanti 589 (51%) sono state ritardate, senza ricevere una risposta definitiva al momento della visita del paziente. Il tasso di approvazione dei permessi di accompagnamento a gennaio (47%) era simile alla media mensile nel 2020.
I dati hanno mostrato che quasi un quarto (23%) dei pazienti ha attraversato il checkpoint di Beit Hanoun/Erez a gennaio senza un compagno.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.