Negev, nuovi scontri tra la polizia israeliana e i manifestanti beduini: diversi i feriti

Negev/Naqab-MEMO e PIC. Nuovi scontri sono scoppiati (*) venerdì sera tra giovani palestinesi e forze di polizia israeliane nel villaggio di Tel as-Saba, nel Negev.

Diversi manifestanti sono rimasti feriti mentre la polizia israeliana ha usato la forza brutale per reprimere una manifestazione nella regione del Negev, nel sud di Israele, secondo quanto riferito da Adalah, un centro per i diritti delle minoranze arabe in Israele.

La polizia israeliana, travestita con abiti arabi, ha arrestato diversi manifestanti e ha usato bombe sonore, proiettili di metallo rivestiti di gomma e gas lacrimogeni per disperdere le proteste, provocando diversi feriti.

Adalah ha dichiarato che gli Arabi nel Negev avevano ottenuto il permesso preventivo dalla polizia per organizzare la manifestazione.

Durante gli scontri, manifestanti arrabbiati hanno bloccato l’ingresso principale del villaggio bruciando pneumatici.

Nel frattempo, le forze di polizia israeliane hanno intensificato il loro numero nel vicino villaggio di Sa’wat al-Atrash.

La tensione è divampata nei villaggi del Negev, non riconosciuti da Israele, nell’ultima settimana.

Dall’inizio della settimana, la situazione è diventata fuori controllo, nel Negev, specialmente nel villaggio di al-Atrash, dopo che le forze israeliane hanno intensificato gli attacchi e gli arresti contro i residenti locali che protestano contro le politiche di sfollamento (pulizia etnica, ndr) e confisca israeliane.

Durante l’attacco, le forze di polizia israeliane hanno sparato proiettili di metallo rivestiti di gomma e granate assordanti contro i residenti locali e hanno impedito loro l’accesso alle terre confiscate.

Decine di palestinesi, compresi minori e donne, sono stati detenuti durante gli eventi.

(Foto: la polizia israeliana arresta un beduino nel villaggio di al-Atrash, nel deserto del Negev, il 13 gennaio 2022 [Mücahit Aydemir/Anadolu Agency])

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.