Negli ultimi due mesi, Israele ha ucciso 25 bambini palestinesi

-826993804Hebron-Quds Press. Un rapporto pubblicato dal ministero della Sanità dell’Autorità palestinese, ha rivelato come 25 bambini siano stati uccisi dalle pallottole dell’occupazione israeliana, dall’inizio dell’intifada di Gerusalemme al principio dello scorso ottobre.
Nel rapporto statistico inviato a Quds Press in data 7 dicembre, il ministro della Sanità ha sottolineato l’aumento del numero delle persone uccise nel corso degli ultimi due mesi, dall’inizio di ottobre alla prima settimana di dicembre: il numero è salito a 116 morti, tra i quali 25 bambini e una bambina.

La relazione ha rimarcato il ferimento di 530 bambini, di cui 311 colpiti dalle pallottole, 143 colpiti dai proiettili di gomma, 26 feriti dalle bombe e altri 50 lesionati da gravi percosse.

Da parte sua, il Direttore del programma per il “Movimento mondiale in difesa dei bambini”“ in Palestina, Ayed Abu Qutaish, ha chiarito che l’occupazione ha ucciso 17 bambini palestinesi durante le operazioni di accoltellamento, mentre gli altri bambini sono stati uccisi dall’occupazione israeliana durante gli scontri in Cisgiordania.

Abu Qutaish ha spiegato come la stragrande maggioranza degli omicidii abbia avuto luogo durante le operazioni contro l’occupazione: “I bambini non costituivano un pericolo per i soldati israeliani che non hanno usato, nei loro confronti, altre misure che l’arresto o l’apertura del fuoco contro gli arti inferiori”.
Ha poi sottolineato che la sua organizzazione -che fa parte della coalizione Internazionale per la difesa dei bambini e che è un organo consultivo delle Nazioni unite -, ha monitorato le ammissioni dell’occupazione, basate sui rapporti israeliani sull’uccisione dei bambini con le pallottole sparate dall’esercito e dalla polizia in modo diretto e continuo, senza cercare di arrestarli nel caso in cui avessero rappresentato un pericolo.

Abu Qutaish ha sottolineato come l’occupazione israeliana non mostri più alcun rispetto per il diritto alla vita dei bambini palestinesi, voltando le spalle ai trattati internazionali che tutelano l’infanzia.

Traduzione di Patrizia Pistono