“Nel 1967 le forze di occupazione avevano pianificato di far esplodere le porte di Al-Aqsa”

Quds Press. “Il centro di informazione per le questioni di Gerusalemme e Al-Aqsa” nei territori palestinesi occupati dal 1948, ha reso noto che nel 1967 le forze di occupazione israeliane avevano progettato di far esplodere le porte orientali e meridionali della moschea di Al-Aqsa, allora chiuse, per prenderne il controllo ed occuparla; ma a quanto pare cambiarono i loro piani per motivi oscuri.

La settimana scorsa, citando fonti di informazione ebraiche (basate su documenti segreti), il Centro ha riportato che i servizi segreti militari dell’esercito dell’occupazione avrebbero raccolto oggetti e fotografie ed avrebbero preparato per anni mappe e piani per prendere il controllo della moschea e occuparla.

Da queste immagini, documenti e dettagliate informazioni appare che l’esercito di occupazione aveva progettato di far esplodere le porte meridionali della moschea di Al-Aqsa con lo scopo di entrarvi attraverso la Sala Marwani e l’Antica Sala di Al-Aqsa, anch’esse chiuse da tempo. Esse indicano che le tre porte meridionali da far esplodere erano “Al Bab Atthulathi”, “Al Bab Al-Muzdawaj” e “Al Bab Al-Mufrad”; le forze di occupazione avevano pianificato di far saltare anche “Al Bab Arrahma”, sul lato orientale della moschea, in modo da prendere velocemente il controllo sulla zona della Cupola della Roccia, nella moschea di Al-Aqsa.

Secondo i documenti pubblicati, è chiara la presenza di dati e misure precise delle porte citate, oltre che foto della moschea Al-Aqsa, degli edifici annessi e dei palazzi circostanti.

Traduzione di Silvia Rossi