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Di Lorenzo Poli. Nel 2013 Netanyahu chiese ad Obama di bombardare l’Iran. A dichiararlo non sono giornalisti d’inchiesta, di guerra o della contro-informazione. E’ l’ex-premier israeliano Netanyahu nel suo libro autobiografico “Bibi, la mia storia”. Nel 2013 l’allora premier Benyamin Netanyahu chiese al presidente degli Usa dell’epoca, Barack Obama, di ordinare un attacco americano alle installazioni nucleari dell’Iran.
La richiesta fu rivolta durante il primo viaggio di Obama in Israele come presidente, ma il capo della Casa Bianca, sempre secondo il libro, obiettò che non avrebbe ordinato l’attacco sostenendo che “a nessuno piace un Golia”.
“Non voglio essere un gorilla di 800 libbre che – aggiunse – si pavoneggia sulla scena mondiale. Per troppo tempo abbiamo agito in quel modo”.
Nel libro Netanyahu racconta anche i suoi rapporti con Trump e il suo consigliere, e genero, Jared Kushner, rivelando per la prima volta, che ad ottobre 2012 – nonostante l’opposizione di Benny Gantz allora capo di stato maggiore dell’esercito – Israele compì un attacco aereo su un convoglio di armi diretto alla Striscia di Gaza attraverso il Sudan.
La sua amicizia con Trump e con l’estrema destra americana spiega quindi l’omicidio politico, da parte USA, dello scienziato iraniano Mohsen Fakhrizadeh e l’attentato terroristico che ha portato alla morte del generale dei Pasdaran iraniani Qassem Soleimani, dichiarato “shahid” (ovvero, martire) dall’ayatollah Khamenei.
(Foto: BBC).