Nel 2015 i coloni hanno sottratto altri 600 ettari di terreno nella Valle del Giordano

jordan-valleyNazareth-Quds Press. Fonti giornalistiche israeliane hanno rivelato che i coloni si sono appropriati di un’area di 600 ettari di terreno palestinese nella Valle del Giordano, dopo che le autorità israeliane hanno impedito l’ingresso ai proprietari per “motivi di sicurezza”.

Secondo il giornale israeliano Haaretz, nella sua edizione di lunedì, l’esercito israeliano aveva emesso, in seguito all’occupazione della Cisgiordania del 1967, un ordine militare, recante il numero 151, che vietava l’ingresso dei Palestinesi in una delle aree della Valle del Giordano, tra la barriera di sicurezza e il fiume Giordano, ordine rimasto in vigore anche dopo la firma degli accordi di pace con la Giordania.

L’articolo sottolinea che si tratta di terreno caratterizzato da un alto tasso di fertilità, per la vicinanza al fiume Giordano, e che i contadini palestinesi l’hanno coltivato fino al 1967.

Negli anni Ottanta, il governo di occupazione ha deciso di permettere ai coloni ebrei armati di accedere a questa zona e di coltivarla, al fine di “ creare una linea divisoria e di evitare azioni di infiltrazione dal territorio giordano”. Il governo israeliano ha quindi consegnato il territorio alla Federazione generale dei sindacati dei lavoratori israeliani “Histadrut”, che a sua volta lo ha affittato ai coloni.

Oltre a queste terre, erano  stati consegnati ai coloni circa cinquemila ettari di terreno palestinese negli anni precedenti, così come i coloni hanno ampliato nel 2015 il loro controllo sull’area, includendo altri 600 ettari di terreno di proprietà di contadini palestinesi.

Osserva su Haaretz il ricercatore israeliano per gli Affari degli insediamenti, Dror Atticus, che, dopo 48 anni di esercizio, sembra che il sistema di furto sistematico di terra dei palestinesi abbia raggiunto il punto di prendersi gioco di ogni vincolo di legge, in caso contrario, infatti, i coloni non sarebbero riusciti ad acquisire centinaia di ettari di terra di proprietà privata nel giro di un solo anno”.

Traduzione di Federica Pistono