Nel cuore della Cisgiordania occupata un nuovo piano ferroviario destinato ai coloni di Israele

Foto: mappa della linea ferroviaria in Cisgiordania. Ha'aretz.

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Era il 2010 quando il ministro per i Trasporti di Israele, Yisrael Katz, si disse intenzionato a realizzare ben 11 linee ferroviarie.
Oggi fonti locali scrivono che l’autorità ferroviaria israeliana è impegnata in una fase avanzata per lo sviluppo di quel piano di rete di collegamento ferroviario in Cisgiordania.

Il progetto prevede una linea ferroviaria di 475km ad uso di coloni e di “altri passeggeri”, lasciando dubbi sull’accesso previsto per i cittadini palestinesi, nonostante il quotidiano israeliano Ha’aretz li citi nel darne la notizia.
I 475km andranno ad aggiungersi all’attuale rete ferroviaria israeliana estesa su 1.100km.

Presentato a dicembre scorso, il piano di Katz è stato successivamente sottoposto alla leadership dell’amministrazione civile dell’esercito israeliano per apportare modiche, mentre il ministro ha informato di dover comunque attendere altri permessi legali e il parere dell’Alta corte di giustizia. Nessun cenno, invece, al budget previsto o già stanziato.

“Asse sul retro del monte” è stato denominato il percorso che l’ipotetico treno dovrebbe intraprendere attraverso città palestinesi nel nord della Cisgiordania occupata, come Jenin, Nablus, fino a Ramallah, al-Quds (Gerusalemme), l’insediamento illegale di Ma’ale Adumin, per poi scendere ancora più a sud, ad Ariha (Gerico), Betlemme e al-Khalil (Hebron).

Non sarà lasciato fuori il grande blocco coloniale di Ariel, a nord, mentre sono previste altre due traiettorie, quali l’asse Nablus-Tulkarem e la ferrovia tra Ramallah e il Ponte di Allenby, valico tra Giordania e Cisgiordania occupata. Saranno messi in collegamento ferroviario i Territori palestinesi occupati nel ’48, oggi Israele, con Haifa, passando prima per tutte le colonie.

Il treno attraverserà anche la Valle del Giordano, lungo il confine con la Giordania, per servire la colonia di Eilat, ma anche le zone del Mar Morto e Beit Sh’ean, verso la Siria.

“Assicurare continuità territoriale tra le zone entro la Linea Verde e Giudea e Samaria (la Cisgiordania occupata, ndr)” è l’intento di Katz, il quale sostiene di “voler ricostituire la storica linea ferroviaria ottomana, rimasta in funzione anche sotto il mandato britannico”, scrive Ha’aretz”.

“Le infrastrutture realizzate in questo ambito, potranno restare a disposizione di collegamenti ferroviari futuri tra la Striscia di Gaza e il resto dei Paesi arabi”, si legge ancora sulla stampa israeliana.

Yerushalmi, con passata esperienza nell’ingegneria ferroviaria, è l’azienda israeliana che potrebbe aggiudicarsi questi lavori.