Nel secondo anniversario della rivoluzione egiziana, duri scontri tra cittadini e forze di polizia: centinaia di feriti e 9 morti

Il Cairo – InfoPal. Centinaia di giovani si sono scontrati, venerdì 26 gennaio, con la polizia egiziana, al Cairo, Suez, Ismailia, Alessandria, Port said e in altre città.
Circa 300 (450 secondo fonti del ministero della Sanità) persone sono rimaste ferite in diverse località egiziane, e almeno otto sono morte nella provincia di Suez, e una a Ismailia. 
In questi giorni ricorre il secondo anniversario della rivoluzione egiziana, che portò alla deposizione del dittatore Hosni Mubarak.
Le rivolte sono riprese da alcuni mesi in tutto l’Egitto, organizzate da giovani e movimenti di opposizione, che accusano il presidente Mohammed Mursi, della Fratellanza Musulmana, al potere a seguito delle elezioni indette dopo la caduta di Mubarak, di aver dirottato la svolta democratica del Paese.
Oppositori di Mursi e della Fratellanza Musulmana si sono radunati in massa a piazza Tahrir, al Cairo, per ribadire le richieste della rivoluzione, che essi affermano siano state tradite dagli islamisti.

Manifestanti hanno dato fuoco al quartier generale della Fratellanza Musulmana nel nord-est di Ismailia.

Al Cairo, la polizia ha duramente colpito i manifestanti che, nelle prime ore di venerdì, hanno tentato di raggiungere gli edifici governativi, vicino a piazza Tahrir.

I lacrimogeni sparati dalla polizia hanno riempito l’aria, come ai tempi della rivolta contro Mubarak. Per tutto il giorno sono proseguiti scontri tra le forze anti-sommossa e giovani che lanciavano sassi.

Nella celebre piazza della rivoluzione del gennaio 2011, almeno 25 cittadini sono rimasti feriti tra giovedì 25 e venerdì 26 gennaio.

Tra la folla in protesta erano presenti diversi leader dei partiti di opposizione, che accusano Mursi di non aver mantenuto le promesse fatte durante la campagna elettorale e di aver posto se stesso al di sopra della legge.

“Il popolo vuole tirare giù il regime”, recitavano degli striscioni appesi in piazza Tahrir, mutuando gli slogan della rivoluzione di due anni fa.

Fonti: Al-Masry Al-Yawm, Ma’an, Press Tv, Quds Press