Nella Striscia di Gaza si continua a morire: sono 61 i malati deceduti per mancanza di cure.

Gaza – Infopal

Ieri, un malato di cancro di 61anni, Mohammed Khader, una donna, Safiyya Shahin, una bimba, Dua’a Habib, e una giovane di 32 anni, Maryam Jawdat, sono morti a causa delle patologie di cui erano affetti e per la mancanza di adeguate cure mediche.

Il numero dei malati morti è dunque salito a 61.

A Khader, affetto da tumore, le autorità israeliane avevano negato il permesso di recarsi all’estero per le cure.

Il divieto di lasciare la Striscia di Gaza per recarsi in Egitto o Giordania per ricevere adeguata assistenza medica equivale a una condanna a morte per tanti malati.

Il ministero della sanità della Striscia di Gaza ha dichiarato che le condizioni sanitarie sono terribili, a causa dell’assedio: dai 600 ai 700 pazienti ogni mese chiedono l’autorizzazione a recarsi all’estero; dai 250 ai 300 hanno bisogno di cure immediate; altri 900 sono malati di cancro o ai reni.

Migliaia sono dunque i palestinesi, assediati da un disumano embargo internazionale, che hanno urgente bisogno di cure mediche. Migliaia su un milione e mezzo di abitanti: la percentuale, dunque, è altissima.

Tuttavia, Europa e Usa acconsentono a mantenere un assedio che viola tutte le leggi umanitarie e la legalità internazionale. E, oltre al danno la beffa, le istituzioni torinesi e piemontesi hanno deciso che, quest’anno, il Salone internazionale del Libro di Torino sarà dedicato a Israele, Stato civile e democratico in mezzo alla barbarie mediorientale…

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