Nell’ultima settimana di marzo, 38 palestinesi uccisi in Siria

Damasco-InfoPal. Dati pubblicati da attivisti palestinesi rivelano che nel periodo compreso tra il 23 e il 29 marzo, 34 profughi palestinesi sono stati uccisi in Siria.

In un comunicato stampa diramato lunedì 1° aprile, il gruppo di lavoro per i palestinesi in Siria ha reso noto che “la maggior parte dei campi profughi palestinesi in Siria soffre di gravi crisi umanitarie, specialmente quelli di Yarmuk, al-Husseiniya e Sbeineh, a Damasco, e Nairab, ad Aleppo, dove, a causa del continuo assedio, mancano i minimi requisiti per la sopravvivenza. Mentre il campo di Ein el-Tal (Aleppo) è completamente isolato dal resto del mondo, a causa di un blackout delle reti di comunicazione e internet”.

In un contesto correlato, il 30 marzo scorso, quattro profughi palestinesi sono stati uccisi, colpiti dai cecchini e dai bombardamenti.

Il gruppo di lavoro per i palestinesi in Siria ha reso noto che il palestinese, Ahmed Mahmoud Ali, è rimasto vittima di un colpo di mortaio, caduto nel campo di Sayyedeh Zeinab, a Damasco. Le stesse fonti hanno aggiunto che Ramzya Silal, 30 anni, è deceduta a causa delle ferite riportate giovedì 28 marzo, quando un colpo sparato da un cecchino l’ha raggiunta mentre si trovava nelle vicinanze del campo di Yarmuk. Mahmoud Mohammed Shteiwi, abitante di Sbeineh, 14 km a sud della capitale, è morto a causa delle ferite riportate durante un bombardamento che ha colpito il campo. Sempre a Damasco, nel quartiere di al-Qaboun, il palestinese, Ammar Tayyan, è stato raggiunto e ucciso da colpi di arma da fuoco, nei pressi della stazione degli autobus della capitale siriana.