Netanyahu all’AIPAC: ‘Gerusalemme è la capitale di Israele’.

 

Washington. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Gerusalemme (al-Quds) non è un insediamento, ma è la capitale di Israele, sfidando la “comunità internazionale” sul tema delle attività coloniali.

Netanyahu ha dichiarato ai partecipanti alla Conferenza annuale dell'Aipac – American Israel Public Affairs Committee (la Israel Lobby negli Usa) — che “Gerusalemme non è un insediamento. E' la nostra capitale”.

Ieri sera, a Washington, egli ha sottolineato che tutte le amministrazioni israeliane hanno edificato in Gerusalemme (al-Quds).

Durante la Guerra dei Sei giorni, nel 1967, Israele occupò e, successivamente, annesse al-Quds  in una manova mai riconosciuta dalla “comunità internazionale”.

Netanyahu e la “neolingua orwelliana”. “Sono parte integrante e inestricabile della moderna Gerusalemme. Tutti sanno che quei sobborghi saranno parte di Israele, in qualsiasi accordo di pace”, ha dichiarato al pubblico.
“Perciò, la loro costruzione non preclude in alcun modo la possibilità della soluzione dei due stati”.

Nel suo discorso, Netanyahu ha respinto le allusioni americane secondo cui Israele “non ha mostrato impegno verso la pace”: “Israele è ingiustamente accusato di non voler la pace con i palestinesi. Niente è più lontano dalla verità. Il mio governo ha sempre mostrato impegno verso la pace, sia nelle parole sia nei fatti. Dal primo giorno, abbiamo chiesto all'Autorità palestinese di iniziare i negoziati di pace, senza ritardo”.

La settimana scorsa, il ministro dell'Interno israeliano ha autorizzato la costruzione di 1.600 nuove unità abitative a Ramat Shlomo, nell'area araba di Gerusalemme. L'annuncio, dal tono di sfida, è stato dato durante la visita del vice-presidente Usa, Joe Biden, in Israele. Una visita che aveva l'obiettivo di promuovere la ripresa dei colloqui israelo-palestinesi. 

La decisione del ministro dell'Interno è stata accolta con dure critiche da Gran Bretagna, Cina, Russia, Turchia, Iran, Usa e molti altri Paesi.

Il piano di giudaizzazione è stato descritto come uno “schiaffo in faccia” a Biden. Il New York Times ha definito la scelta israeliana di costruire 1.600 nuove unità abitative a Gerusalemme Est “un nuovo record di stupidità diplomatica”.

Le attività coloniali israeliane sono descritte, a livello internazionale, come “il principale ostacolo al processo di pace tra Israele e i palestinesi”. I palestinesi da sempre richiedono che Gerusalemme Est sia la capitale del loro futuro stato.

(Fonte: Press Tv)

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