InfopalPressTv. In collera per il rifiuto di Washington alle richieste israeliane di stabilire una “linea rossa” contro Tehran, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che gli Stati Uniti “non hanno il diritto morale” di impedire a Israele di lanciare un attacco militare contro l’Iran.
In un velato riferimento e attacco verbale agli Usa, martedì 11 settembre, Netanyahu ha dichiarato che “coloro, nella comunità internazionale, che rifiutano di mettere una linea rossa davanti all’Iran non hanno il diritto morale di piazzare una luce rossa davanti a Israele”.
E’ quanto ha commentato il premier israeliano durante una conferenza stampa con il primo ministro bulgaro Boyko Borisov in visita a al-Quds (Gerusalemme).
Il 2 settembre, Netanyahu aveva chiesto alla comunità internazionale di porre una “chiara linea rossa” all’Iran.
Gli Usa hanno snobbato la richiesta. Lunedì 10 settembre, il Segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha dichiarato che Washington non “sta mettendo linee morte” per una soluzione diplomatica alla disputa occidentale sul programma energetico iraniano.
In un’intervista con la Bloomberg Radio, Clinton ha affermato che l’amministrazione Usa sta ancora considerando la soluzione diplomatica in quanto è “il miglior approccio”, ma ha ripetuto la retorica statunitense sulle pressioni contro la Repubblica islamica.
Poco dopo, la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Victoria Nuland, ha detto che la disposizione di linee morte o linee rosse all’Iran “non è utile”.
Gli Usa, Israele e alcuni dei loro alleati accusano l’Iran di perseguire obiettivi non civili nel proprio programma energetico nucleare.
L’Iran ha rigettato le accuse con veemenza, asserendo che come firmatario del Trattato di non-proliferazione nucleare (Tnp) e membro dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Aiea, è nel diritto di usare tecnologia nucleare per scopi pacifici.
Il regime israeliano è l’unico a possedere armi nucleari in Medio Oriente e ha sempre rifiutato ispezioni ai propri siti nucleari o di siglare il Tnp.