Netanyahu cancella il piano di costruzione di 20.000 abitazioni coloniali

Gerusalemme-Ma’an. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, martedì ha cancellato il piano per la costruzione di 20 mila nuove abitazioni in Cisgiordania, ore dopo che l’annuncio aveva incontrato critiche da parte di Stati Uniti e Palestinesi.

Netanyahu ha ordinato al ministro per l’Abitazione, Uri Ariel, di “riconsiderare tutti i passi di valutazione di piani potenziali (per le case dei coloni) che egli ha distribuito senza un coordinamento avanzato”, così recita una dichiarazione dell’ufficio di Netanyahu.

Netanyahu ha detto ad Ariel che il piano è “insensato” a livello legale e che si tratta di “un’azione che crea un confronto non necessario con la comunità internazionale, mentre stiamo facendo sforzi per persuadere elementi nella comunità internazionale a raggiungere un miglior accordo con l’Iran”.

Ad Ariel è stato comunicato di “accogliere la richiesta di Netanyahu”.

L’ordine del primo ministro giunge dopo che il presidente Mahmoud Abbas ha avvisato che i piani di costruzione, annunciati martedì dal ministero di Ariel, lo avrebbero convinto ad annunciare, nel caso fossero andati avanti, che il processo di pace era terminato.

Washington ha espresso “profonda preoccupazione” per il progetto, che minaccerebbe di aggiungere altri coloni ai 550 mila che attualmente già vivono nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est.