Netanyahu decide di dare il via alle operazioni di terra e Hamas si dice “pronto allo scontro”

555x320_1a9c49be-70a1-47e1-8dea-b6bfe1d99856al-Mayadeen. “In seguito all’operazione portata avanti a Sufa dalla resistenza palestinese, il governo israeliano decide di dare il via alle operazioni militari di terra contro i tunnel della Striscia di Gaza”.

Un comunicato ufficiale rilasciato dall’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che il premier e Moshe Ya’alon, ministro della Difesa, hanno dato all’esercito l’ordine di procedere con le operazioni di terra contro i tunnel della Striscia di Gaza.  Nel frattempo Benny Gantz, capo di stato maggiore israeliano, ha annunciato che “l’attacco di Israele implica il dispiegamento di ogni forza nella Striscia di Gaza”.

Contemporaneamente all’annuncio, l’inviato di al-Mayadeen ha reso noto che i carri armati israeliani sono pronti a colpire la Striscia, mentre il ministero dell’Interno di Gaza ha annunciato che fino alla mezzanotte di giovedì, 17 luglio, non è stato rilevato alcun movimento di terra da parte dei mezzi dell’occupazione nelle zone di confine con la Striscia.

Il canale 10 israeliano ha stimato che le operazioni di terra non saranno brevi, ma dureranno almeno una settimana o dieci giorni, “e avranno l’obbiettivo di porre fine al pericolo dei tunnel, considerati da Israele strategici”.

Dal canto suo Hamas, nella prima risposta all’annuncio delle operazioni di terra israeliane, ha dichiarato che “l’inizio dell’offensiva dell’esercito israeliano su Gaza è una mossa pericolosa e non calcolata”, e considerato che “l’occupazione pagherà a caro prezzo le conseguenze di tale attacco”. 

Traduzione di Michele Di Carlo