MEMO. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha proposto agli Stati Uniti di concedere parti di Israele all’ANP come compensazione per l’annessione di insediamenti ebraici nella Cisgiordania occupata, ha rivelato il 4 febbraio il giornale israeliano Haaretz.
Secondo il quotidiano israeliano, la questione è stata sollevata per la prima volta durante una visita del consigliere e genero del presidente americano Donald Trump, Jared Kushner, in Israele, a luglio 2017.
La proposta di Netanyahu prevede che i cittadini arabi israeliani, nell’area conosciuta come “Triangle Communities”, siano privati dei loro documenti di identità israeliani e costretti a vivere sotto l’amministrazione dell’Autorità Palestinese.
Haaretz ha affermato che l’ufficio di Netanyahu non ha negato tali dichiarazioni, affermando che la decisione su ciò che includerà il piano è stata presa dalla Casa Bianca, che ha rifiutato di commentare.
Il “piano di pace” di Trump prevede “la possibilità, previo accordo delle parti, che i confini di Israele vengano ridisegnati in modo che le Triangle Communities diventino parte dello Stato della Palestina”.
Queste comunità, aggiunge, in gran parte si identificano come palestinesi, e furono originariamente designate a sottostare al controllo giordano durante i negoziati sulla linea di armistizio del 1949, ma alla fine furono trattenute da Israele per ragioni militari “che sono state da allora mitigate”.
Haaretz ha riferito che la Anti-Defamation League (ADL) condanna fermamente tale proposta.
“L’ADL crede fermamente che i cittadini arabi di Israele siano parte integrante della società israeliana, con piena cittadinanza e pari diritti ai sensi della legge israeliana”, ha affermato l’ADL in una nota. “Qualsiasi sforzo per spogliare la popolazione araba israeliana della sua cittadinanza senza il suo consenso andrebbe contro i principi e il carattere democratici del paese”.
Traduzione per InfoPal di L.P.