Netanyahu: ‘La Cisgiordania è la terra dei nostri antenati. Qui è cristallizzata la nostra identità’.

Betlemme – InfoPal. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha deciso di “proseguire nel processo di costruzione” delle colonie ebraiche sulla terra palestinese occupata.

Tale decisione rappresenta un tentativo di contenere le reazioni rabbiose da parte dei coloni e dei partiti di estrema destra nei confronti del disegno di legge respinto dalla Knesset, il parlamento israeliano, in materia di terre palestinesi private in Cisgiordania.

In un comunicato diffuso dal suo ufficio a commento della decisione della Knesset, Netanyahu ha affermato: “La Cisgiordania è la terra dei nostri antenati, e in questo luogo è cristallizzata la nostra identità. Gerusalemme è la capitale di Israele, e lo affermo in qualsiasi parte del mondo”.

Egli ha sottolineato che al suo governo non è piaciuto prendere la decisione di trasferire le unità coloniali nell’insediamento illegale di Ulpana, costruite su terreni di proprietà privata palestinese, nel nord di Betlemme, e che la popolazione di queste colonie sarà trasferita nell’insediamento di Beitel, con 300 famiglie di nuovi coloni.

Il capo del governo israeliano ha informato della decisione di istituire un comitato ministeriale che si occupi degli Affari coloniali, per garantire “l’attuazione delle politiche israeliane per la promozione e il rafforzamento degli insediamenti”.

Mercoledì 6 giugno, la Knesset ha respinto il disegno di legge noto come degli “insediamenti”, che avrebbe permesso ai coloni di costruire su terreni privati palestinesi nella Cisgiordania occupata: 69 parlamentari hanno votato contro e 22 a favore.