Netanyahu: “Le sanzioni non hanno rallentato il programma nucleare di un millimetro”

PressTv. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha attaccato i paesi occidentali per non aver fermato il programma di energia nucleare in Iran, insistendo che  le sanzioni non hanno rallentato “di un millimetro” l’attività nucleare iraniana.

“Il programma nucleare iraniano non è arretrato di un millimetro nonostante le pressioni esercitate, niente”. Questo è quanto ha affermato Netanyahu in un’intervista esclusiva rilasciata martedì al quotidiano tedesco Bild.

Il premier israeliano si è anche lamentato che “agli iraniani è stato chiesto solo di fermare l’arricchimento dell’uranio del 20%; ciò non significa fermare il loro programma nucleare. Questo attualmente permette loro di continuare con il programma nucleare”.

Alla vigilia dell’ultimo incontro del 23 maggio a Baghdad, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha spronato le potenze mondiali del gruppo 5+1 a “mostrarsi determinate, non deboli” e ad assumere una  posizione severa nei confronti dell’Iran.

“Loro non hanno bisogno di fare concessioni all’Iran. Ci vogliono richieste chiare ed esplicite”, ha detto Netanyahu.

Le rabbiose osservazione del primo ministro israeliano arrivano tra le segnalazioni che il regime israeliano ha acquistato dalla Germania il nuovo sottomarino Dolphine munito di testata nucleare, che permette di lanciare queste possibili testate nucleari intorno ai paesi del Medio-Oriente.

Si pensa che il regime di Tel Aviv sia in possesso di 100 testate nucleari. Israele non nega ma nemmeno conferma il possesso di armi atomiche. Il regime, inoltre, non ha mai autorizzato alcun controllo internazionale dei propri siti nucleari e continuamente si rifiuta di firmare il Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp).

Netanyahu inoltre afferma che ”l’atomica TNT” è preparata con una bassa percentuale di uranio e chiede che l’Iran fermi il programma di energia nucleare.

I funzionari iraniani, comunque, hanno più volte documentato le disposizioni del Tnp, esigendo che in quanto firmatario del trattato, l’Iran è pienamente autorizzato ad impegnarsi nell’arricchimento dell’uranio per scopi pacifici. La Repubblica islamica, inoltre, ha respinto le accuse sul tentativo di realizzazione di armi nucleari e ha chiesto l’eliminazione totale di qualsiasi armamento nucleare presente nel mondo.

In una domenica dedicata alla cerimonia di commemorazione del 23esimo anniversario della scomparsa dell’Imam Khomeini, l’Ayatollah Khamenei ha denunciato le ripetute minacce israeliane di attacchi militari contro l’Iran.

“Loro (gli israeliani) sanno che in queste circostanze sono più vulnerabili che mai”, ha affermato il leader religioso. “Qualsiasi passo falso e qualsiasi errore commesso potrebbe essere loro fatale”.

Traduzione per InfoPal a cura di Samantha Porcheddu