Netanyahu promette di costruire una barriera lungo il confine con la Giordania

Netanyahu promette di costruire una barriera lungo il confine con la Giordania

Tel Aviv. Mercoledì, durante una visita nella Valle del Giordano, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di costruire una barriera lungo il confine con la Giordania per fermare il contrabbando di armi e combattenti nella Cisgiordania occupata, ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu.

“C’è un tentativo di contrabbando di terroristi e armi attraverso la Giordania in Giudea e Samaria (Cisgiordania) e nelle città di Israele”, ha affermato Netanyahu senza nominare i responsabili del contrabbando.

Il premier israeliano ha sottolineato la necessità di rendere sicuro il confine con la Giordania e di lavorare con il Regno per raggiungere questo obiettivo.

“Sappiamo che dobbiamo rendere sicuro il nostro confine orientale con la Giordania. Questo è un confine di pace”, ha dichiarato, tre giorni dopo che un uomo giordano di nome Maher al-Jazi ha ucciso tre ufficiali dell’esercito di occupazione israeliano al valico di Karama (ponte di Allenby).

“Stiamo collaborando con il Regno di Giordania per garantire che rimanga tale”, ha aggiunto Netanyahu.

Eroe della Resistenza.

Mentre Netanyahu ha condannato l’attacco etichettando al-Jazi come un “terrorista spregevole” che si ispira a “un’ideologia omicida” alimentata dall’Iran, i movimenti di resistenza palestinesi e libanesi, insieme alle masse arabe, hanno salutato l’operazione considerando il giordano un eroe.

Poco dopo l’operazione, il portavoce militare delle Brigate al-Qassam, Abu Obeida, ha rilasciato una breve dichiarazione in cui rifletteva sull’importanza strategica dell’attacco nell’ottica della resistenza palestinese.

“La pistola dell’eroe giordano nel sostenere la nostra al-Aqsa e il nostro popolo è stata più efficace di eserciti massicci e di un arsenale militare accatastato”, ha detto Abu Obeida.

Il paragone tra la pistola di al-Jazi e gli “eserciti massicci” era un riferimento diretto al fallimento dei militari arabi ufficiali nell’intraprendere qualsiasi azione che potesse scoraggiare Israele e porre fine al genocidio di Gaza.

Il giorno dell’attacco, domenica 8, Maher al-Jazi, un camionista giordano, è arrivato al valico di Karama (ponte di Allenby) e ha aperto il fuoco, uccidendo tre addetti alla sicurezza prima di essere colpito mortalmente dalle forze israeliane.

I media israeliani hanno criticato l’evento, definendolo una “grave violazione della sicurezza” al ponte di Allenby, e hanno notato che la sparatoria è stata effettuata con una pistola a distanza ravvicinata.

(Fonti: Anadolu, PC, Quds News).