Palestinechronicle.com. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rinnovato il suo impegno per l’annessione della Cisgiordania occupata dopo che quasi 300 ex-funzionari della sicurezza hanno firmato una petizione che lo esorta a riconsiderare tale decisione.
In una lettera a Netanyahu, i “comandanti per la sicurezza di Israele (CIS)” – un organismo non partitario composto da circa 300 ex-funzionari per la sicurezza – ha esortato il primo ministro a tenere un referendum pubblico prima di annettere la Cisgiordania ad Israele, sostenendo che la mossa metterebbe in pericolo la cooperazione per la sicurezza con l’Autorità Palestinese (ANP) e lascerebbe un vuoto di potere nel territorio.
La lettera ha scritto che il CSI è “unanime nella convinzione che un accordo a due stati con i palestinesi, come parte di un quadro di sicurezza regionale, è essenziale per la sicurezza di Israele, così come per il suo futuro democratico del popolo ebraico.
“La decisione del parlamento israeliano di approvare una legge per l’annessione, per quanto parziale, può solo essere interpretata nei Territori, nella regione e nel mondo come una decisione nazionale per chiudere le trattative per qualsiasi accordo futuro”.
Netanyahu, tuttavia, ha criticato la lettera del CIS, scrivendo su Twitter che “la terra [nella Cisgiordania] non è solo una garanzia per la sicurezza di Israele – è anche l’eredità dei nostri antenati”.In quello che è stato visto come un tentativo di fare appello agli elettori di destra prima delle elezioni generali israeliane, Netanyahu il mese scorso ha promesso di annettere la Cisgiordania occupata se fosse stato rieletto primo ministro