Netanyahu è Trump in versione israeliana

MEMO. L’alleanza sionista, fautrice della supremazia bianca, va avanti rapidamente. È difficile tenere il passo con le crescenti connessioni, sia negli USA che in Israele.

Lo scandalo sui consiglieri del presidente Donald Trump, che sostengono la supremazia bianca, ha finalmente dato luogo ad alcuni cambiamenti. Steve Bannon e Sebastian Gorka sono fuori. Questo fa piacere, ma non dobbiamo dimenticare che Stephen Miller è ancora in carica come consigliere più anziano. Miller è stato l’architetto del fallito piano di messa al bando dei musulmani (“Muslim ban”).

Bisogna anche ricordare che Miller ha legami di lunga data con Richard Spencer, che è un esponente chiave della cosiddetta “destra alternativa” (alt-right), un gruppo che può essere compreso più accuratamente come moderno neonazismo. La destra alternativa è una componente fondamentale della base dei voti che hanno portato Trump al potere. Sebbene sia un piccolo gruppo minoritario, questa schiera di combattenti razzisti ha preso un certo slancio e ha, a sua volta, spinto il movimento reazionario anti-migratorio americano che ha portato Trump al potere.

Sebbene molto sia stato fatto recentemente del concetto di populismo da parte dei liberali che tentano di affermare che il socialismo popolare di sinistra degli adepti di Bernie Sanders e di Jeremy Corbyn corrispondano esattamente al populismo di Trump, rimangono ancora molte differenze importanti e fondamentali.

Tra queste c’è il fatto che i successi di Sanders e Corbyn provengono entrambi da un accrescimento della partecipazione dell’elettore. L’effetto di Trump, dall’altra parte, è stato l’opposto: il cinismo nei confronti di entrambi i candidati ha portato ad un’effettiva soppressione del voto. A differenza di Sanders, Hilary Clinton non ha entusiasmato gli elettori democratici. Questi non si sono presentati in grandi numeri per sconfiggere il candidato repubblicano più estremista dell’epoca moderna, in un’elezione che avrebbe dovuto essere facilmente di stampo democratico. La disapprovazione nei confronti di Trump è stata recentemente stimata al 56%.

Il “fan club” della destra alternativa, ancora riunito intorno a Trump, ha un parallelo in un posto inaspettato: Israele. Un recente articolo del quotidiano israeliano Haaretz ha fatto luce su un fan club israeliano online che sostiene Netanyahu e fa uso delle immagini e dell’ideologia della destra alternativa.

Dal momento che la destra alternativa è apertamente antisemita, con i vili meme su internet che denigrano gli ebrei come persone avide (con la meme del “commerciante felice”) e con l’evocazione del genocidio nazista di milioni di ebrei europei, questa notizia potrebbe risultare una sorpresa per molti lettori. Tuttavia, può essere così solo per chi non conosce le relazioni storiche tra il sionismo e l’antisemitismo, che risalgono alle fondamenta del sionismo. Theodor Herzl aveva anticipato nei suoi diari che, nel progetto di fondazione di uno Stato ebraico, “gli antisemiti diventeranno i nostri amici fidati, gli Stati antisemiti i nostri alleati”.

Questo ha luogo perché i sionisti e gli antisemiti condividevano un interesse comune: rimuovere gli ebrei dagli altri Stati di origine in Europa e nel mondo. Gli antisemiti volevano sbarazzarsi degli ebrei e i sionisti volevano mettere le fondamenta di una colonia a maggioranza ebraica in Palestina (che era infatti uno Stato a maggioranza non ebraica).

Questo punto in comune resiste ancora oggi e spiega perché il sionismo possa ancora stabilire tacite alleanze anche con i movimenti anti-ebraici più virulenti come il neonazismo e la cosiddetta destra alternativa. Recentemente in Israele questo fenomeno ha raggiunto proporzioni allarmanti. Il figlio del primo ministro israeliano, Yair Netanyahu, all’inizio di agosto ha pubblicato un post su Facebook in cui si evocavano chiaramente alcuni dei memes maggiormente anti-ebraici utilizzati dalla destra alternativa. Il grottesco fumetto era basato su un’immagine originale che usava il classico disegno antisemita del “commerciante felice” per raffigurare gli ebrei nella maniera più grottesca possibile. Il post ha generato un’ondata di critiche in Israele e negli USA, ma nessun rimprovero da parte del Primo Ministro nei confronti del figlio. Neanche la lobby pro-Israele “ADL” (che nel passato ha agito come agenzia di spionaggio privata contro i pro-palestinesi e contro i movimenti anti-apartheid del SudAfrica) ha criticato Netanyahu junior. Solo in un secondo momento il post è stato eliminato da Facebook.

Ma le reazioni liberali sioniste sono state in qualche modo ipocrite. Dopotutto, il precedente leader del partito laburista israeliano Isaac Herzog ha accolto calorosamente l’elezione di Trump. Dopo l’elezione Herzog ha scritto in ebraico su Facebook: “Congratulazioni al Presidente della nazione più potente al mondo: Donald J Trump! Oggi la democrazia americana ha scelto…un leader americano che ha dimostrato ai cronisti e agli scettici che viviamo in una nuova epoca di cambiamento e di sostituzione dei vecchi regimi elitari!” “Hai compiuto ciò che era impensabile, contro tutti i sondaggi, le ricerche e i profeti della vecchia epoca. Sono convinto che la difesa e l’alleanza finanziaria con il nostro più forte e più potente alleato continuerà a oltranza sotto la Sua presidenza”.

I sionisti hanno avuto a lungo scrupoli nell’utilizzo di un immaginario antisemita e di termini denigratori verso gli ebrei, percepiti come nemici. Gli ebrei che vivono in Occidente e in Israele, che sostengono i diritti dei palestinesi in qualsiasi modo, sono quotidianamente abusati e offesi con i più brutali termini antisemiti – ad esempio, sentendosi dire che Hitler avrebbe potuto concludere il suo lavoro e che le loro famiglie avrebbero dovuto morire nell’Olocausto.

Il post antisemita di Yair Netanyahu è finito sul Daily Stormer, un sito web apertamente neonazista, che ha postato la sua immagine sulla Homepage del sito, intitolandosi “Il Fanclub di Yair Netanyahu numero 1 al mondo”. David Duke, fautore dell’ideologia della razza bianca e precedentemente affiliato al Ku Klux Klan, ha scritto su Twitter: “Benvenuto nel club Yair. Assolutamente meraviglioso, wow!”

Andrew Anglin, l’americano che amministra il sito, ha scritto che “Yair Netanyahu è un fratello…il prossimo passo che farà, sarà invocare le camere a gas”.

Anglin in seguito ha dichiarato alla TV israeliana che era felice della nascita di questa nuova “destra alternativa di stampo ebraico-israeliano”. Ha detto al canale Channel 2 che le destre alternative di Israele e degli USA “sono stufe delle stesse persone, allo stesso modo”, vale a dire degli ebrei americani che sono, per la gran parte, liberali.

Questa nuova destra alternativa israeliana sembra che sia piccola e stia crescendo, ma chiaramente si sta riunendo intorno a Netanyahu come possibile leader.

Traduzione per InfoPal di M.D.F.