Newsletter da Palestinalibre.org

Pubblichiamo qui di seguito la newsletter di Palestinalibre.org

Israele ha respinto la cessazione degli insediamenti nei territori sacri palestinesi

TeleSUR TV – Agenzia AFP

Al ritorno dagli Stati Uniti di Netanyahu, dove ha tenuto una riunione tesa a fermare gli insediamenti in terra palestinese, i risultati sono stati descritti dalla stampa israeliana come un “vero fallimento”, e si prevede che nessun paese arabo possa rispondere positivamente alle richieste di Washington, aggravando la crisi tra le due nazioni alleate. Se gli insediamenti israeliani in Cisgiordania e in Gerusalemme Est costituiscono un grave ostacolo per riprendere il dialogo di pace in Medio Oriente, i palestinesi esigono la loro totale detenzione per tornare al dialogo.

26/03/2010

Highlights della settimana

Israele: L’esercito più corretto del mondo?

A molti israeliani piace credere e ripetere che il suo esercito sia il più corretto del mondo.

Tuttavia, dopo la guerra contro la striscia di Gaza tra dicembre 2008 e gennaio 2009 (che provocò ben 1.400 morti palestinesi –la maggior parte civili), alcuni israeliani hanno cominciato a mettere in dubbio questa affermazione.

Inoltre, la morte di quattro adolescenti palestinesi durante il fine settimana, in circostanze dubbie, ha costretto le Forze di Difesa Israeliane ad indagare sull'incidente, districandosi tra le dichiarazioni contraddittorie dei soldati coinvolti.

Anatomia della professione ebraica: disintegrare lo Stato palestinese

La Quarta Convenzione di Ginevra, ratificata da Israele nel 1951, prevede all'articolo 49 che “la potenza occupante non deve deportare o trasferire parte della propria popolazione civile dal territorio che occupa.” Lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale ha dichiarato che tale trasferimento, sia “direttamente che indirettamente, è un crimine di guerra”. In assenza di un accordo di pace con i palestinesi e violando una vasta gamma di mandati e appelli internazionali, Israele ha continuato fino ad oggi ad espandere i suoi insediamenti in Cisgiordania e ad incoraggiare proprio in questa zona la creazione di una popolazione ebraica.

Amnesty International ha accusato Israele di discriminare i palestinesi nell'accesso all’acqua

Amnesty International (AI) sostiene che Israele consenta ai palestinesi solo l'accesso a una “piccola parte” delle risorse idriche dei territori occupati; in un comunicato pubblicato lunedì, ha aggiunto che, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell'Acqua, nei villaggi della West Bank l'esercito israeliano ha distrutto le infrastrutture idriche, finanziate dall'Unione europea. “Il governo israeliano mantiene il controllo delle risorse idriche nei territori palestinesi occupati”, ha detto direttore del programma per Amnesty International per il Medio Oriente, Start Malcolm.

La critica dell’UE a Israele per i continui insediamenti a Gerusalemme est

L'Unione europea, lunedì, ha criticato il tentativo da parte di Israele di continuare a costruire insediamenti ebraici a Gerusalemme Est, fatto che, a suo parere, rappresenta un serio ostacolo agli sforzi internazionali per la pace. “L'Unione europea ha condannato la costruzione degli insediamenti”, ha detto ministro degli Esteri spagnolo Miguel Angel Moratinos, il cui paese detiene la presidenza dell'UE. “Chiediamo un blocco totale per la costruzione degli insediamenti. E continueremo con questa politica”. I ministri dell'UE si sono riuniti a Bruxelles il giorno dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato che Israele non fermerà la costruzione di insediamenti ebraici a Gerusalemme est..

Ban Ki-Moon denuncia l’ 'inaccettabile' blocco israeliano

In una settimana molto complicata per il processo di pace in Medioriente, il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-Moon, ha visitato oggi Gaza, dove ha denunciato il blocco israeliano, che a suo parere causa “sofferenze inaccettabili”. Intanto l’inviato degli Stati Uniti nella stessa zona, George Mitchell, è arrivato in Israele con un ritardo di una settimana a causa di divergenze tra il suo governo e quello di Netanyahu riguardo la costruzione di insediamenti nella zona est di Gerusalemme.

Il sindaco di Gerusalemme afferma che non saranno costruite solo1.600 abitazioni, ma 'a migliaia' nella zona palestinese

Il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat, ha detto in un'intervista televisiva che a Gerusalemme Est si devono costruire non soltanto le 1.600 case annunciate nella grande polemica per il governo israeliano, ma 50.000, di cui migliaia nella zona annessa ai palestinesi dopo la guerra del 1967. Questa cifra potrebbe essere inquadrata in un piano di gestione urbana di 20 anni che Barkat prevede di attuare tutta la città.

Tra il 2004 e il 2008 sono stati costruiti 6660 edifici per gli insediamenti in Cisgiordania

Nel periodo che va dal 2004 al 2008, sono stati costruiti un totale di 6.657 edifici: la maggior parte in blocchi di appartamenti negli insediamenti ebraici in Cisgiordania, dove le colonie occupano dodici milioni di metri quadrati (secondo uno studio pubblicato martedì dal Macrocenter per la Politica Economica, con sede a Tel Aviv). Lo scorso novembre, il Primo Ministro israeliano Netanyahu ha ordinato la cessazione della costruzione di insediamenti in Cisgiordania per un periodo di dieci mesi, ma si rifiuta di imporre un blocco permanente o di estenderlo alla zona di Gerusalemme Est.

L’Aja cerca di perseguire Israel per l’offensiva a Gaza

La Corte penale internazionale sta studiando come agire contro Israele per l’offensiva a Gaza del gennaio 2009, dove sono state uccise più di 1.400 persone, tra cui un elevato numero di donne e bambini. In un'intervista con “La razòn”, il procuratore capo del tribunale con sede a L'Aja, l’argentino Luis Moreno-Ocampo ha spiegato che “stiamo vedendo se possiamo intervenire”, su richiesta della Autorità nazionale palestinese. “Aspettiamo la relazione finale dei palestinesi e abbiamo anche concesso a Israele l'opportunità di spiegarsi,” ha aggiunto dopo il suo discorso in Parlamento.

Israel nega un accordo con gli Stati Uniti per la continuazione dell’opera di costruzione di insediamenti

Un portavoce del primo ministro israeliano Netanyahu, ha spiegato (volendo chiarire un commento fatto da un altro ministro) che gli Stati Uniti non hanno accettato che si innalzino altre costruzioni israeliane a Gerusalemme Est. Qualche minuto prima, Nir Hefez aveva sostenuto che si era raggiunto un patto tra Stati Uniti e Israele. Davanti alla mancanza di un accordo, Israele ha già annunciato che, per quanto riguarda la questione degli insediamenti a Gerusalemme, non ci sarà alcun cambiamento nella sua politica.

Un’arma di costruzione di massa

Daniel Barenboim vuole dirigere un concerto per la pace con altri musicisti europei, nella città di Gaza. Il governo spagnolo sostiene l'idea, mentre Israele si oppone fermamente: sa meglio di chiunque altro come la musica sia un'arma di costruzione di massa. Per questo, Daniel Barenboim vuole portarla in un posto come Gaza, dove le bombe hanno distrutto case e scuole: direttamente nel cuore pulsante di un conflitto di tensione permanente, per poter “rompere” simbolicamente e con armonia un blocco che dura più di un anno (dagli attacchi israeliani del gennaio 2009).

L’ONU ribadisce la condanna per gli insediamentei israeliani a Gerusalemme

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon oggi ha ribadito la sua condanna per l'ampliamento degli insediamenti israeliani nei territori palestinesi, in quanto illegali secondo il diritto internazionale, e ha insistito che tutto ciò si debba fermare. Il capo dell'Onu ha detto poi che l'annuncio da parte di Israele di costruire altri 20 edifici a Gerusalemme Est riguarda “il cuore di un quartiere arabo”..

L’olio di oliva palestinese si internazionalizza

Per secoli, attività come la coltivazione di alberi di olivo sono stati la principale fonte di reddito per molti palestinesi. Oggi, essi non si rivelano più così redditizi. Tra la confisca di terre, l'impossibilità di accesso ai mercati a causa di controlli e blocchi stradali, e la mancanza di acqua, per gli agricoltori della Cisgiordania è impossibile coprire i costi e pagare le bollette. I coltivatori di olive hanno subito il maggiore impatto.

Un comitato di esperti dell’ONU valuterá l’applicazione della relazione Goldstone

Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che la creazione di un comitato di esperti per valutare come Israele e l'autorità palestinese applicano le disposizioni della relazione Goldstone riguardo l'offensiva a Gaza. Questo documento è il risultato della commissione guidata dal giudice Richard Goldstone, sudafricano, sui crimini commessi da Israele e Hamas a Gaza durante l'offensiva del gennaio 2009.

La tragedia palestinese continua

Il 2010 si presenta come un anno positivo per la causa palestinese. Quegli arabi che hanno la maledizione di vivere in un territorio ambito dai sionisti di Israele vedono ogni giorno come cresce e si muove un muro che taglia fuori un pezzo di terra, sempre maggiore, di quella poca che resta loro; vedono come gli insediamenti destinati ai coloni ebrei vengano costruiti nella parte di Gerusalemme (che fino ad oggi faceva parte del loro patrimonio) e come vengano uccisi uomini innocenti, donne e bambini nella Striscia di Gaza.

Dieci motivi per i quali Gerusalemme est non appartiene a Israele

I falchi israeliani dicono che Gerusalemme è per loro una lunga e romantica storia nazionale. Purtroppo non è vero. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha detto, nella giornata di lunedì, al Consiglio americano-israeliano di affari internazionali (AIPAC) che “Gerusalemme non è un insediamento.” Ha continuato affermando che il legame storico tra il popolo ebraico e la terra di Israele non si può negare.

Barghouti: la prima Intifada è tornata

“E 'popolare, non violenta e pacifica … Sta accadendo in tutto il mondo … C'è un accordo tra tutti questi gruppi, non utilizziamo azioni militari … queste persone non trasportano armi e niente con cui difendersi quando si incontrano con l'esercito e con i coloni israeliani, che invece portano entrambi le pistole.

La morte di Edward Said ha lasciato i palestinesi senza parole come afferma Tariq Ali

Edward Said, autore di “Orientalismo”, opera che ha cambiato il nostro modo di vedere l'Oriente da parte dell'Occidente, era diventato “la voce non ufficiale” del popolo palestinese ed è una tragedia che nessuno sia stato in grado di eguagliarlo in questo successo, dice il politologo, scrittore e regista anglo-pakistano Tariq Ali. In un'intervista a Efe presso la sede della Casa Araba a Madrid, Ali (Lahore, 1943) parla del suo nuovo libro, appena pubblicato in spagnolo: “Conversazioni con Edward Said”.

Il deterioramento della situazione in Palestina obbliga l’ONU a continuare a fornire assistenza

L'ONU deve continuare a fornire aiuti umanitari ai territori palestinesi occupati, piuttosto che promuovere lo sviluppo della regione a causa della situazione di estrema vulnerabilità in cui le persone vivono. Lo denuncia Filippo Lazzarini, direttore a Gerusalemme dell'ufficio di coordinamento degli affari umanitari (OCHA), che ha denunciato “la vita misera e vergognosa” che sono costretti a condurre i palestinesi, in particolare i residenti di Gaza, “sommersi dal blocco”.

È chiaro: Tel Aviv continua a fare ciò che vuole

È giustamente dove il governo israeliano costruirà 600 o anche 1.600 case arabe nel quartiere di Al Bustan (Ramat Schlomo per Israele), situato nella parte araba di Gerusalemme est, che il governo palestinese ha deciso di stabilire la capitale del loro futuro Stato. Secondo il filo-governativo Jerusalem Post, il piano israeliano prevede “pulizia” del quartiere arabo di Silwan, adiacente al nuovo quartiere.

Israele penalizza la commemorazione della Nakba

Il comitato legislatore del Knesset  [il parlamento israeliano] ha approvato recentemente una proposta di legge, la “legge della Nakba”, che, nel caso fosse approvata dalla assemblea generale del Knesset, comporterebbe l'imposizione di sanzioni economiche per gli organizzatori delle commemorazioni della Nakba. Nel mese di maggio di ogni anno, i palestinesi e i sostenitori del loro diritto al ritorno celebrano la Nakba del 1948, che segna l'evento più traumatico e gli sviluppi più gravi nel lungo e sostenuto processo di sfollamento forzato e di espropriazione della popolazione palestinese lo stato di Israele.

Il teatro è la voce dei palestinesi a Gaza

Mentre il conflitto in Medioriente si sviluppa attraverso i canali diplomatici cui si era aspirato per anni senza risultato, i palestinesi nella Striscia di Gaza, isolati e quasi abbandonati alla loro sorte, cercano i modi per vivere alla giornata nel modo migliore, circondati da lotte intestine e da pressioni militari israeliane. Per paura di rappresaglie, i palestinesi nella Striscia di Gaza si astengono dal criticare il movimento islamista di Hamas, che controlla l'enclave costiera. A meno che non lo facciano attraverso l'arte, come succede a Gaza…

UE-ISRAEL: la Palestina non importa

I diplomatici dell'Unione europea (UE) hanno elaborato un piano per accelerare l'integrazione con Israele, nonostante quest ultimo continui con l’espansione degli insediamenti illegali nei territori palestinesi. La Spagna, che detiene la presidenza di turno dell'UE, è desiderosa di rafforzare nei prossimi mesi i vincoli commerciali e i legami politici tra Israele e il blocco delle 27 nazioni.

Gli attivisti esortano i musicisti affinchè non lavorino in Israele

Gli israeliani sono già entusiasti di comprare i biglietti per vedere l’esibizione annunciata di una lunga lista di artisti internazionali, nei prossimi mesi in Israele.
Ma, mentre gli israeliani si preparano al rock, gli attivisti politici raddoppiano le loro campagne e i concerti d'estate si trovano di fronte a una nota amara. Gli attivisti di pace si schierano con i Pixies, criticati per il suonare in Israele nel mese di giugno.

Il Parlamento israeliano è il più razzista di tutti i tempi, secondo una ONG

L'attuale parlamento israeliano (Knesset) è il più razzista di tutti i tempi, secondo la denuncia di un'organizzazione che difende i diritti dei cittadini arabo-israeliano, in occasione della Giornata internazionale contro il razzismo. Secondo il Centro Mossawa, la ONG che difende i diritti dei cittadini arabi di Israele, nella legislatura iniziata nel 2009, la Knesset ha elaborato 21 leggi considerate “discriminatorie e razziste”:  il che rappresenta un aumento del 75% rispetto all’anno precedente.

Israele difende il diritto dell’esercito di trattenere gli stranieri in Cisgiordania

Lo Stato di Israele ha difeso il diritto del suo esercito di arrestare cittadini stranieri in alcune zone della Cisgiordania, sebbene siano formalmente sotto il controllo dell'Autorità nazionale palestinese; il tutto nel contesto di un processo giudiziario che deve stabilire se l'azione delle autorità israeliane di arresto nei confronti di due attiviste straniere – tra cui una spagnola – nel febbraio scorso, abbia o meno copertura giuridica.

(Traduzione di Erica Celada)

Israel descartó cese de asentamientos en territorio sagrado palestino

TeleSUR TV – Agencia AFP

Al regreso de Netanyahu de Estados Unidos donde sostuvo una tensa reunión para que cesen los asentamientos en suelo palestino, los resultados fueron calificados por la prensa de Israel como un “duro fracaso”, y se prevé que el país árabe no responda de manera positiva a las exigencias de Washington, agravando la crisis entre ambas naciones aliadas. Las colonizaciones israelíes en Cisjordania y Jerusalén Este constituyen en principal obstáculo para retomar un mecanismo pacífico para el Oriente Medio, mientras Palestina exige la detención total de las mismas para dialogar.

26/03/2010

Destacados de la Semana

Israel: ¿El ejército 'más moral del mundo'?

A muchos israelíes les gusta creer y repetir que su ejército es el “más moral del mundo”. Sin embargo, luego de la guerra contra la franja de Gaza entre diciembre de 2008 y enero 2009, que dejó 1.400 palestinos muertos, la mayoría civiles, algunos israelíes comenzaron a cuestionar esa afirmación. Además, la muerte a tiros de cuatro adolescentes palestinos el fin de semana, en circunstancias dudosas, obligó a las Fuerzas de Defensa Israelíes a investigar el incidente en medio de declaraciones contradictorias de los soldados involucrados.

Anatomía de la ocupación judía: desintegrando el Estado palestino

La Cuarta Convención de Ginebra, ratificada por Israel en 1951, establece en su artículo 49 que “la potencia ocupante no debe deportar o transferir partes de su propia población civil al territorio que ocupa”. El Estatuto de Roma de la Corte Penal Internacional entendió que tal transferencia, ya sea “directa o indirecta”, es un crimen de guerra. A falta de un acuerdo de paz con los palestinos, y en incumplimiento de una vasta colección de mandatos y llamamientos internacionales, Israel ha seguido hasta hoy expandiendo sus colonias en Cisjordania y estimulando el establecimiento en ellas de población judía.

Amnistía Internacional acusa a Israel de discriminar a los palestinos en el acceso al agua

Amnistía Internacional (AI) ha denunciado que Israel sólo permite a los palestinos el acceso a una “pequeña parte” de los recursos hídricos de los territorios ocupados y ha asegurado, en un comunicado difundido este lunes con motivo de la celebración del Día Mundial del Agua, que en las aldeas de Cisjordania el Ejército hebreo ha destruido infraestructuras acuáticas financiadas por la Unión Europea. “El Gobierno israelí mantiene el control sobre los recursos hídricos de los territorios palestinos ocupados”, declaró el director del programa para Oriente Próximo de Amnistía Internacional, Malcolm Start.

UE critica a Israel por más asentamientos en Jerusalén oriental

La Unión Europea criticó el lunes el intento de Israel de continuar construyendo viviendas judías en el este de Jerusalén, el que aseguró representa un serio obstáculo para los esfuerzos internacionales de paz. “La Unión Europea ha condenado la construcción de asentamientos”, dijo el canciller español Miguel Angel Moratinos, cuyo país preside la UE. “Pedimos un congelamiento total en la construcción de asentamientos. Vamos a seguir adelante con esta política”. Los ministros de la UE se reunieron en Bruselas un día después de que el primer ministro Benjamín Netanyahu anunciara que Israel no restringirá la construcción de viviendas judías en el este de Jerusalén.

Ban Ki-Moon denuncia el 'inaceptable' bloqueo israelí

En una semana muy complicada para el proceso de paz en Oriente Próximo, el secretario general de la ONU, Ban Ki-Moon, ha visitado hoy Gaza, donde ha denunciado el bloqueo israelí, causa, a su juicio, de “sufrimientos inaceptables”. Mientras, el enviado de EE UU a la zona, George Mitchell, ha llegado a Israel tras aplazar una semana su viaje a causa de los desencuentros entre su Gobierno y el de Benjamín Netanyahu por la construcción de asentamientos en Jerusalén este.

El alcalde de Jerusalén afirma que no se construirán sólo 1.600 viviendas, sino 'miles' en la zona palestina

El alcalde de Jerusalén, Nir Barkat, afirmó en una entrevista televisiva que en Jerusalén Este se han de construir no sólo las 1.600 viviendas anunciadas entre una gran polémica por el Gobierno israelí, sino 50.000, de las que miles se edificarían en la zona anexionada a los palestinos tras la guerra de 1967. Esta cifra que quedaría encuadrada dentro de un plan de ordenamiento urbano a 20 años que Barkat planea poner en marcha en toda la ciudad.

Entre 2004 y 2008 se construyeron casi 6.660 edificios en asentamientos de Cisjordania

En el periodo que va de 2004 a 2008 se construyeron un total de 6.657 edificios –la mayoría, bloques de apartamentos– en asentamientos judíos situados en Cisjordania, donde las colonias ocupan doce millones de metros cuadrados, según un estudio publicado este martes por el Macrocentro para Economía Política, con sede en Tel Aviv. El pasado mes de noviembre, el primer ministro israelí, Benjamin Netanyahu, ordenó la paralización de la construcción en los asentamientos de Cisjordania durante un periodo de diez meses, pero se niega a imponer una paralización permanente o a extenderla a Jerusalén Este

La Haya estudia perseguir a Israel por la ofensiva en Gaza

La Corte Penal Internacional está estudiando actuar contra Israel por la ofensiva sobre Gaza en enero de 2009, donde más de 1.400 personas murieron, incluyendo una cifra elevada de mujeres y niños. En una entrevista con LA RAZÓN, el fiscal jefe de la corte con sede en La Haya, el argentino Luis Moreno-Ocampo, aclara que «estamos viendo si podemos intervenir», tras la solicitud de la Autoridad Nacional Palestina. «Estamos a la espera del último informe de los palestinos, y hemos ofrecido a Israel también la oportunidad de que se explique», dice tras su intervención en el Parlamento Europeo.

Israel niega un acuerdo con EEUU para seguir construyendo asentamientos

Un portavoz del primer ministro israelí, Benjamin Netanyahu, ha aclarado que EEUU no ha accedido a que se levanten más construcciones israelíes en Jerusalén Este, aclarando un comentario hecho por otro asesor. Minutos antes, Nir Hefez había asegurado que se había conseguido un pacto entre Estados Unidos e Israel. Ante la falta de acuerdo, Israel ya ha anunciado que, con respecto a la cuestión de los asentamientos en Jerusalén , no va a haber ningún cambio en su política.

Un arma de construcción masiva

Daniel Barenboim quiere dirigir en Gaza un concierto por la paz con músicos europeos. El Gobierno español apoya la idea y el israelí se opone frontalmente. Sabe mejor que nadie que la música es un arma de construcción masiva. Por eso, Daniel Barenboim quiere llevarla a un lugar como Gaza, allí donde las bombas han arrasado casas y escuelas, al corazón sangrante de un conflicto en permanente tensión, para romper simbólicamente con armonía un bloqueo que dura más de un año desde los ataques israelíes de enero de 2009.

ONU reitera condena a asentamientos israelíes en Jerusalén

El secretario general de la ONU, Ban Ki-Moon, reiteró hoy su condena a la extensión de los asentamientos israelíes en los territorios palestinos por ser ilegales ante la ley internacional e insistió en que deben cesar. El máximo responsable de Naciones Unidas dijo que el anuncio hecho por Israel de levantar otras 20 construcciones en Jerusalén oriental atañe “al corazón de una vecindad árabe”.

El aceite de oliva palestino se internacionaliza

Durante siglos, actividades tales como el cultivo de olivos han sido la principal fuente de ingresos para muchos palestinos. Hoy en día, no han demostrado ser redituables. Entre las confiscaciones de tierras, la incapacidad para acceder a los mercados debido a los puntos de control y los cortes y falta de agua, los agricultores de Cisjordania lo pasan mal para cubrir los costes y pagar las facturas. Los agricultores de olivos sufrieron este impacto especialmente.

Un comité de expertos de la ONU evaluará la aplicación del informe Goldstone

El Consejo de Derechos Humanos de Naciones Unidas aprobó hoy una resolución que crea un comité de expertos para evaluar cómo Israel y las autoridades palestinas aplican lo establecido por el informe Goldstone sobre la ofensiva en Gaza. Dicho documento es el resultado de la comisión dirigida por el juez sudafricano Richard Goldstone sobre los crímenes cometidos por Israel y por Hamás en la ofensiva de Gaza en enero del 2009.

Continúa la tragedia Palestina

El 2010 se viene comportando como un mal año para la causa del pueblo palestino. Esos árabes que tienen la maldición de vivir en un territorio ambicionado por los sionistas de Israel, ven cada día como crece y avanza un muro que cercena un pedazo, cada vez mayor, de las tierras que les quedan; miran como los asentamientos para colonos judíos se ejecutan en la parte de Jerusalén que hasta ahora fue parte de su patrimonio y cómo se matan a hombres, mujeres y niños en la llamada franja de Gaza

Diez razones por las cuales Jerusalén Este no pertenece a Israel

Los halcones belicistas israelíes dicen que Jerusalén es suyo por una larga, romántica, historia nacional. Desgraciadamente es inventada. El primer ministro israelí Benjamin Netanyahu dijo al Consejo Estadounidense-Israel de Asuntos Públicos (AIPAC) el lunes que “Jerusalén no es un asentamiento.” Siguió diciendo que la conexión histórica entre el pueblo judío y la tierra de Israel no puede negarse.

Barghouti: la primera Intifada ha vuelto a empezar

“Es popular, no-violenta y pacífica…Está sucediendo en todos lados…Hay un acuerdo entre todos estos grupos, no usamos acciones militares…Estas personas no llevan armas y nada con que defenderse, encontrándose con el ejército y colonos israelíes , ambos con armas de fuego.”

La muerte de Edward Said dejó a los palestinos sin voz, afirma Tariq Ali

Edward Said, autor de “Orientalismo”, una obra que cambió la forma de ver Oriente por Occidente, se convirtió en “la voz extraoficial” del pueblo palestino y es una tragedia que nadie haya podido sucederle en esa labor, afirma el politólogo, novelista y cineasta anglo-paquistaní Tariq Ali. En una entrevista con Efe en la sede la Casa Árabe de Madrid, Ali (Lahore, 1943) habla sobre su nuevo libro, que acaba de publicar en español: “Conversaciones con Edward Said”

Deteriorada situación en Palestina obliga a la ONU a seguir dando asistencia

La ONU debe seguir prestando ayuda humanitaria a los Territorios Palestinos Ocupados en lugar de promover el desarrollo de la región a causa de la extrema situación de vulnerabilidad en la que vive la población. Así lo denunció hoy Philippe Lazzarini, director en Jerusalén de la Oficina de Coordinación de Asuntos Humanitarios de la ONU (OCHA), quien denunció “la vida indigna y mísera” que tienen los palestinos, especialmente los residentes en Gaza, “ahogados por el bloqueo”.

Nos queda claro: Tel Aviv seguirá haciendo lo que le da la gana

Es justamente donde el gobierno israelí va a construir 600 –o hasta 1,600– viviendas en la colonia árabe de Al Bustan (Ramat Schlomo para Israel), situada en la parte árabe de Jerusalén (este), el lugar donde el gobierno palestino ha dicho que va a establecer la capital de su futuro Estado. Según el pro-oficialista Jerusalem Post, el plan israelí incluye la “limpieza” del barrio árabe de Silwan, colindante con el nuevo vecindario.

Israel penaliza la conmemoración del Nakba

El Comité Legislador del Knesset [el Parlamento Israelí] ha aprobado recientemente una propuesta de ley, el “ley del Nakba”, que, en caso de ser aprobado por la asamblea dgeneral del Knesset, supondría la imposición de sanciones económicas para los organizadores de conmemoraciones del Nakba. El mes de mayo de cada año, los palestinos y los partidarios de su derecho al retorno celebran el Nakba de 1948, que marca el acontecimiento puntual más traumático y grave acontecido en el largo y sostenido proceso de desplazamiento forzoso y despojo de la población palestina por parte del estado de Israel.

El teatro es la voz de los palestinos de Gaza

Mientras el conflicto de Cercano Oriente se desarrolla por la vía diplomática trazada hace años, sin resultado a la vista, los palestinos de la Franja de Gaza, aislados y casi abandonados a su suerte buscan la manera de vivir lo mejor posible el día a día en medio de las disputas internas y de la presión militar israelí. Por temor a la represalia, los palestinos de la Franja de Gaza se abstienen de criticar al movimiento islámico Hamas que controla el enclave costero. A menos que lo hagan por medio del arte, como sucede en Gaza

UE-ISRAEL: Palestina no importa

Diplomáticos de la Unión Europea (UE) redactaron un plan para acelerar la integración con Israel, pese a que ese país continúa con la expansión ilegal de sus asentamientos en territorios palestinos. España, que ejerce la presidencia rotativa de la UE, está ansiosa por estrechar en los próximos meses los vínculos comerciales y políticos entre Israel y el bloque de 27 países.

Los activistas urgen a los músicos para que no actúen en Israel

Los israelíes ya están comprando entradas emocionados por ver una larga lista de artistas internacionales que han anunciado que actuarán en Israel en los próximos meses. Pero mientras los israelíes se preparan para el rock, los activistas políticos redoblan su campaña y los conciertos de verano se enfrentan a una nota amarga. Los activistas por la paz se meten con The Pixies, criticados por tocar en Israel en junio.

El Parlamento israelí es el más racista de todos los tiempos, según una ONG

El actual Parlamento israelí (Kneset) es el más racista de todos los tiempos, según denuncia una organización defensora de los derechos de los ciudadanos árabes-israelíes con motivo del Día Internacional contra el Racismo. Según el Centro Mossawa, la ONG defensora de los derechos de los ciudadanos árabes de Israel, en la legislatura iniciada en 2009 la Kneset ha estudiado 21 leyes consideradas “discriminatorias y racistas”, lo que supone un incremento del 75 por ciento con respecto al año anterior.

Israel defiende el derecho del Ejército a detener a extranjeros en Cisjordania

El Estado israelí defendió el derecho de su Ejército a detener ciudadanos extranjeros en ciertas zonas de Cisjordania, aunque éstas estén formalmente bajo control de la Autoridad Nacional Palestina, en el contexto de un proceso judicial que ha de determinar si la acción de las autoridades israelíes de arrestar a dos activistas extranjeras –entre ellas una española– el pasado febrero cuenta o no con cobertura legal.

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