Noi vi diamo il saluto.

Noi vi diamo il saluto.
PIC. Di Khalid Amayreh

Mentre scrivo queste parole, due navi con a bordo circa 46 pacifisti di molte nazionalità stanno navigando da Cipro verso la Striscia di Gaza, in un simbolico sforzo di rompere il crudele blocco israeliano del territorio costiero palestinese.

Il Free Gaza Movement, l’organizzatore dell’audace missione, comprende persone di varie provenienze culturali e religiose che sono unite nella loro dedizione alla causa della libertà verso i circa 1,5 mllioni di gazesi, tormentati da un assedio quasi totale che ha ulteriormente ridotto la già povera enclave in un campo di concentramento virtuale.

Tra le persone che prendono parte alla coraggiosa missione ci sono una suora cattolica di 81 anni e la cognata dell’ex premier britannico Tony Blair, oltre ad attivisti musulmani, ebrei e cristiani.

Se tutto va bene, le due barche, la Free Gaza e la Liberty, consegneranno medicine di pronto intervento e altri aiuti umanitari ai bambini di Gaza.

Centinaia di bambini e di altri civili sono morti a causa della riduzione nel rifornimento di medicine e cibo a seguito di un anno di assedio.

Israele, che è ovviamente in imbarazzo per la pubblicità che circonda la missione umanitaria, ha minacciato di impedire con la violenza alle due barche di raggiungere Gaza.

Israele non ha mai smesso di raccontare al mondo che non sta più occupando Gaza. Queste affermazioni sono una bugia scandalosa, poiché l’occupazione israeliana continua a esercitare uno stretto controllo sul mare, sul cielo e sui valichi della Striscia di Gaza.

Non ci sono dubbi sul fatto che il proseguimento dell’assedio di Gaza rappresenti una vergogna per la coscienza dell’intera umanità.

E’ una vergogna per gli Stati Uniti, che spudoratamente cospirano con Israele violando e tormentando questi innocenti palestinesi il cui unico "crimine" è la loro audacia nell’aver scelto un governo i cui leader non sono amati da Tel Aviv e Washington.

E’ anche una vergogna per gli stati dell’Europa, che stanno a guardare passivamente uno stato predatore mentre assalta civili inermi in uno stile molto simile a quello usato dai nazisti del Terzo Reich, circa settant’anni fa.

Ma la maggior vergogna s’abbatte sui paesi arabi, specialmente sull’Egitto, che sta completando l’assedio israeliano rifiutandosi di aprire il valico di Rafah per permettere alla popolazione di comprare cibo e medicine e di viaggiare all’estero.

Non posso davvero capire come noi, arabi e musulmani, possiamo biasimare Israele, uno stato crudele e criminale che vorrebbe spazzare via i palestinesi dalla faccia della terra, mentre i cosiddetti paesi arabi fratelli chiudono le frontiere in faccia a migliaia di disperati alla ricerca disperata di cure.

Voglio chiedere ai dirigenti egiziani quanti palestinesi devono morire prima che l’Egitto ascolti le grida disperate dei gazesi affamati e morenti? Vergognatevi.

No vi portiamo il saluto

A quei coraggiosi uomini e donne a bordo delle navi Liberty e Free Gaza, vorrei dire quanto segue:

Vi porto il mio saluto per il vostro coraggio e abnegazione umana. Voi rappresentate, senza dubbio, una luce in un mondo sopraffatto dal buio. I vostri sforzi altruistici per amore degli oppressi, uomini, donne e bambini di Gaza, mostrano che, in questo mondo, ci sono ancora persone coraggiose che non cedono al potere bruto.

Saluto la vecchia suora, Anne Montgomery, dell’Ordine religioso del Sacro Cuore, per la sua coraggiosa determinazione a prendere parte, nonostante la sua età, a questa missione pericolosa e di sfida.

Io saluto la giornalista Lauren Booth per il suo voler dimostrare che il giornalismo non è "una professione moralmente neutra" e che gli onesti giornalisti devono essere anche persone oneste che prendono posizioni attive per la giustizia.

Saluto Jeff Halper, il professore di Antropologia e coordinatore del Comitato israeliano contro la Demolizione delle Case (ICHAD), che, prendendo parte a questa sublime missione, ha fatto un’importante dichiarazione, cioè, che ci sono ebrei nel mondo che non sostengono la repressione israeliana in stile nazi del popolo palestinese e che l’affamare e aggredire civili innocenti per motivi politici è incompatibile con la vera moralità ebraica.

Saluto il parlamentare greco, Tasos Kourakis,  che ha espresso la determinazione di "rompere il muro di silenzio che circonda Gaza", denunciando lo scandaloso assedio di un popolo che Israele sta cercando di distruggere perché mira alla libertà.

Saluto il dott. Paul Larudee, co-fondatore della missione Free Gaza, per la sua coraggiosa determinazione a portare avanti questa sfida a dispetto di tutte le minacce e intimidazioni che giungono da Israele.

Saluto Yvonne Ridley, presentatrice TV, autrice e pacifista, per la sua instancabile dedizione alla causa della giustizia in Palestina, Afghanistan e in altre parti del mondo. 

Io saluto tutti voi, uno per uno, per il vostro impegno morale per l’umanità.

Che Iddio vi benedica.

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