“Normalizzazione”, Israele aumenta considerevolmente il commercio con i Paesi arabi

Tel Aviv – MEMO. Il commercio tra Israele e gli stati arabi è aumentato considerevolmente, quest’anno, dalla normalizzazione delle relazioni iniziata lo scorso anno, secondo quanto rivelato dall’Ufficio centrale di statistica dello stato d’occupazione. Diversi accordi bilaterali su investimenti, turismo, voli diretti, sicurezza e telecomunicazioni sono stati firmati in seguito ai cosiddetti accordi di Abraham, nonostante l’opposizione dei palestinesi.

Nuovi dati citati da Yonatan Gonen, funzionario del ministero degli Esteri israeliano, mostrano che il commercio, nei primi sette mesi del 2021, è aumentato del 234% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel frattempo, le statistiche mostrano che il commercio con gli Emirati Arabi Uniti è cresciuto da 50,8 milioni di dollari USA, tra gennaio e luglio 2020, a 613,9 milioni di dollari USA nello stesso periodo di quest’anno.

Da quando è stato firmato un accordo di normalizzazione, lo scorso settembre, le banche israeliane, degli Emirati ed altre società, hanno firmato accordi di cooperazione. Sono stati, inoltre, creati voli diretti tra i paesi.

Secondo i dati pubblicati su Twitter da Gonen, descritti come i “benefici della pace”, il commercio con il Marocco è passato da 14,9 milioni dollari USA a 20,8 milioni di dollari USA, mentre quello con la Giordania è aumentato quest’anno, da 136,2 milioni a 224,2 milioni di dollari. Le cifre dell’Egitto sono aumentate da 92 milioni a 122,4 milioni. Secondo l’ex-inviato della Casa Bianca Avi Berkowitz, questo è “solo l’inizio”.

Gli accordi di normalizzazione dello scorso anno, firmati da Emirati Arabi Uniti e Bahrain, seguiti da Sudan e Marocco, sono stati denunciati dai palestinesi, che hanno affermato che gli stati hanno abbandonato una posizione unificata in base alla quale i paesi arabi avrebbero fatto pace con Israele solo dopo che fosse stata messa in atto una soluzione a due stati, con Gerusalemme come capitale di uno stato palestinese indipendente. Le trattative a questo scopo sono bloccate da anni.

Abu Dhabi ha affermato che l’accordo è stato uno sforzo per evitare la prevista annessione della Cisgiordania occupata da parte di Tel Aviv. Tuttavia, gli oppositori ritengono che la normalizzazione fosse in vista da molti anni, poiché i funzionari israeliani avevano effettuato visite ufficiali negli Emirati Arabi Uniti e partecipato a conferenze nel paese, nonostante non vi fossero legami diplomatici o di altro tipo con lo stato d’occupazione.