Nove palestinesi nelle carceri israeliane scontano le più alte condanne al mondo

Ramallah-Quds Press. Un attivista palestinese per i diritti umani, specializzato negli affari dei prigionieri, ha rivelato che quello israeliano è l’unico ordinamento penitenziario al mondo che non specifica il termine da scontare per i condannati all’ergastolo, lasciandolo praticamente illimitato.

In un comunicato stampa diramato giovedì 3 ottobre, Fuad al-Khafash, direttore del centro al-Ahrar per gli studi sui detenuti e i diritti umani, ha spiegato che “solo in Israele, i tribunali possono infliggere ergastoli multipli”. Ha quindi riferito di nove prigionieri palestinesi che “stanno scontando le condanne più alte mai inflitte al mondo, con decine di ergastoli e centinaia di anni”.

L’attivista palestinese ha ritenuto che il motivo principale sulla base di tali condanne è più psicologico che altro. “La condanna all’ergastolo è di per se illimitata, ma l’occupazione cerca di minare il morale dei prigionieri infliggendoli ulteriori condanne”, ha aggiunto.

Al-Khafash ha rivelato i nomi dei nove detenuti in questione: “Il primo è Abdullah Barghouti, di Ramallah, arrestato il 5 marzo 2003, la cui pena, a 67 ergastoli (1675 anni), è la più alta mai inflitta al mondo. Poi c’è Jamil Hamid, anch’egli di Ramallah, arrestato il 23 maggio 2006 e condannato a 57 ergastoli, mentre Hassan Salama, dalla Striscia di Gaza, arrestato a Hebron, dopo essere stato ferito il 17 maggio 1996, è stato condannato a 48 ergastoli più 20 anni”.

L’attivista ha proseguito:”Quindi abbiamo Mohamed Abu Warda, di Hebron, detenuto dal 14 novembre 2002 e condannato 48 ergastoli. Mohammed Arman, di Ramallah, arrestato il 18 agosto 2002 e condannato al carcere a vita per 36 volte. Mentre Abbas el-Sayed, dalla città di Tulkarem, arrestato l’otto maggio 2002 è condannato a 35 ergastoli e 150 anni. Quindi il gerosolimitano Wael Qassem, arrestato il 18 agosto 2002 e che deve scontare 35 condanne a vita più 50 anni. Poi abbiamo Anas Jaradat, da Jenin, arrestato il 11 maggio 2003 e condannato a 35 ergastoli. Infine c’è Hossam Toubasi, dal campo profughi di Jenin, arrestato il 1° novembre 2002 e condannato al carcere a vita per 31 volte più 50 anni.